Il valore dell’area lievitato di ben 15 volte

Un esposto del 2008 fatto da Rosalia Tassetto chiedeva di fare luce sulla delibera sospetta

CAMPONOGARA. Lo scandalo della casa di riposo di Camponogara è scoppiato a seguito di un esposto presentato alla Procura della Repubblica, a Venezia, effettuato alla fine del 2008 dalla consigliere comunale della Sinistra Ecologia e Libertà (Sel), Rosalia Tassetto. Quest’ultima aveva consultato, assieme all’attuale sindaco di Camponogara Gianpietro Menin, l’avvocato mestrino Angelo Pozzan, per studiare la delibera che trasformò il terreno di via Premaore da semplice lotto agricolo ad area per attrezzature di interesse comune facendone così levitare il valore di ben 15 volte.

Area venduta nel 2010 dalla società “Abitalia srl” (messa in liquidazione subito dopo la vendita) di cui faceva parte il figlio dell’ex sindaco Desiderio Fogarin, Nicola.

Ora, il primo cittadino Gianpietro Menin ha dato avvio a un accordo di programma con la Provincia di Venezia per salvare la casa di riposo “Anni Sereni” e velocizzarne la costruzione da parte del consorzio sociale trevigiano Cps che vede indagato la rappresentante legale Paola Mason per una negligenza e non per dolo.

«Grazie a questa procedura», spiegano gli avvocati del Cps, Elio Zaffalon e Alfiero Farinea, «il giudice per l’udienza preliminare Daniela De Fazio ha, su conforme parere del pubblico ministero Francesca Crupi, ordinato la revoca del sequestro preventivo. Su richiesta del Cps, che non poteva attendere in lunghi tempi del processo, il Comune ha dato corso a una diversa procedura attraverso cui pervenire al rilascio di un nuovo permesso di costruire. Paola Mason infatti è imputata della sola contravvenzione urbanistica in quanto, pur essendo munita del permesso di costruire, non avrebbe verificato la legittimità delle precedenti procedure dell’amministrazione sul quale il permesso era fondato. Il giudice dell’udienza preliminare, in fase di emissione del decreto, ha dichiarato che per la Mason si tratta di una “questione aperta” cioè tale da poter venire decisa magari in senso favorevole all’imputata ma ad opera del giudice dibattimentale non del gup. Questa difesa, infatti», sostengono ancora i due legali di Paola Mason, «ha sempre sostenuto l’assoluta buona fede della Mason, completamente estranea all’amministrazione comunale di Camponogara e alle procedure che hanno consentito l’emissione del permesso di costruire».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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