Il tram cambia padrone La Lohr passa all’Alstom

Fallimento evitato con la cessione del ramo di produzione per 35 milioni di euro Bergamo: «Non ci saranno contraccolpi». Stifanelli (Pmv): «L’azienda è robusta»
Di Mitia Chiarin

«Faremo le dovute verifiche e gli approfondimenti necessari ma non credo ci saranno contraccolpi per il tram veneziano». Così l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo commenta la notizia rimbalzata dai giornali francesi dell’Alsazia Lorena sull’accordo concluso per il salvataggio in extremis della Translohr la azienda che produce il tram che corre a Mestre e a Padova.

L’intesa è stata siglata lunedì scorso tra la Translohr di Strasburgo-Duppigheim e l’Alstom, azienda francese che produce anche i treni dell’Alta Velocità, compresi gli Italo del Nuovo Trasporto Viaggiatori, di Luca Cordero di Montezemolo. E così la società, che ha fabbricato sia i 16 tram del Sir 1 di Padova che i 20 convogli rossi e a quattro vagoni, in servizio sulla linea di Mestre, Favaro-Stazione, è passata di mano dopo una lunga e complessa trattativa che ha rischiato anche di naufragare e di portare al fallimento l’azienda francese che ha inventato, nel mondo, il primo tram elettrico ibrido, metà bus su gomma e metà tram tradizionale che corre su una sola rotaia.

Fallimento evitato con la cessione del ramo d’azienda che passa dalla Translohr alla Alstom al 51 per cento e al Fsi (Fondo strategico di investimento francese) al 49 per cento. Acquisito il cento per cento dell’attività per 35 milioni di euro.

Patrick Kron, presidente di Alstom, ha accolto con soddisfazione l’accordo che consentirà di mantenere in Alsazia l’attività, conservando i posti di lavoro e i progetti in corso che interessano il trasporto pubblico nell’area di Parigi e nella regione dell’Ile-de-France. Commenti anche da Venezia. Antonio Stifanelli, presidente di Pmv, conferma il passaggio e sostiene che non ci saranno contraccolpi per il tram mestrino. «Dalle informazioni che abbiamo si tratta di una società molto robusta e al momento, stando alle informazioni che abbiamo ricevuto, escludo contraccolpi sia sul fronte delle manutenzione che delle acquisizioni di nuovi mezzi. Ovviamente teniamo i contatti con l’azienda per essere costantemente aggiornati». Di nuovi tram a Mestre ne serviranno di sicuro, specie se andrà in porto il progetto della nuova linea da viale San Marco al Vega, che richiederà l’acquisto di nuovi mezzi oltre i 20 già inseriti nel progetto da 180 milioni di euro.

Da due giorni, quindi, la Lohr, con rappresentanze anche in Cina, Messico e Stati Uniti, è di proprietà per il 51% del Gruppo Alstom, che ha uno stabilimento anche in Italia, a Savigliano ( ex Fiat ) tra Cuneo e Torino e per il 49% del Fondo Strategico per l’Investimento dello Stato francese. Una buona notizia per i Comuni di Padova e Venezia, che non avranno problemi nel continuare i rapporti con la società di Strasburgo sia per l’assistenza e l’officina che l’eventuale acquisizione di altre carrozze.

Negli ambienti economici del Governo d’Oltralpe tutti sono convinti che il salvagente per la Lohr a favore dell’Alstom sia stato manovrato dal nuovo Presidente della Repubblica, il socialista Francois Hollande, che, a differenza di Nicolas Sarkozy, crede molto di più nel ruolo dello Stato come motore dello sviluppo economico. Commenti anche da Padova. Il presidente Levorato dice: «All’Aps Holding siamo ben felici di avere a che fare da oggi con un colosso di grande spessore come l’Alstom».

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