Il Tar veneto “salva” l’appalto per il nuovo terminal aeroportuale

“Promosso” dal Tar veneto l’appalto da 250 milioni di euro, assegnato da Save per la realizzazione dell’ampliamento del Termial Passeggeri e la ristrutturazione di quello esistente.

I giudici del Tribunale amministrativo hanno, infatti, respinto i ricorsi con i quali Salini Impregilo e Consorzio Integra Società Cooperativa (da una parte) e Itinera Spa e Cimolai (dall’altra) avevano chiesto l’annullamento del bando, che si è concluso ad agosto con l’affidamento dei lavori all’Impresa Pizzarotti, mandataria di un raggruppamento di aziende che comprende Carron cav. Angelo Spa, Stahlbau Pilcher Srl, Fives intralogistic Spa, Valtellina Spa.

In attesa della pubblicazione delle motivazioni della decisione, è l’avvocato di Save, il professor Vittorio Domenichelli, a fare il punto della vertenza: «È accaduto che per un problema tecnico, entro il termine di scadenza del bando, solo la Salini Impregilo sia riuscita a presentare la propria domanda in via telematica, per partecipare al bando. L’Impresa Pizzarotti e Itinera spa hanno subito fatto presente di non essere riuscite a concludere le procedure di gara, perché il sistema non caricava i file ritenuti troppo pesanti. Save - preso atto che si era trattato di un problema tecnico del server - ha così deciso di riaprire il bando, per avere una maggior offerta concorrenziale. Così anche le altre due imprese hanno presentato le proprie offerte. Alla fine, la graduatoria ha visto al primo posto Pizzarotti, con il raggruppamento del quale è mandataria, che si è così aggiudicata i lavori; al secondo posto Itinera e al terzo l’offerta di Salini».

Quest’ultima aveva così presentato il proprio ricorso, chiedendo al Tar di annullare la riapertura del bando, chiedendo come risarcimento del danno un equivalente economico. Itinera, da parte sua, ha a sua volta chiesto l’annullamento di tutti i verbali di gara e di subentrare nell’aggiudicazione del contratto. Ricorsi entrambi respinti dal Tar: ora è possibile il ricorso in appello al Consiglio di Stato. —

R.D.R.

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