«Il sito Eddyburg non si ferma» L’omaggio all’urbanista Salzano

I figli, i colleghi e gli amici. La compagna Ilaria. Una generazione di docenti Iuav che ha fatto la storia recente della città. E i suoi studenti ed ex studenti. Che hanno affisso nelle aule il manifesto con il suo motto «Io guardo oltre». Cerimonia di addio, ieri pomeriggio a Ca’ Tron, sede della facoltà di Architettura, per Edoardo Salzano, il grande urbanista scomparso l’altro giorno alla vigilia dei 90 anni.
Un popolo commosso, che ha testimoniato il suo affetto per il grande uomo di cultura napoletano, venuto a Venezia nel 1974 e rimasto a insegnare ai suoi studenti l’importanza della scienza urbanistica. «Strumento di democrazia», la definiva, «perché senza l’urbanistica si fa strada la contrattazione, i poteri forti hanno sempre la meglio sull’interesse collettivo».
Il suo primo nemico era «l’urbanistica contrattata». Quella che con una Conferenza dei servizi, con il pretesto di far prima e di togliere burocrazia, autorizza deroghe e varianti.
«Un grande uomo», lo hanno definito i suoi colleghi e allievi Maria Rosa Vittadini e Stefano Boato. Orazione funebre di Vezio De Lucia, anch’egli grande rappresentante napoletano della famiglia degli urbanisti italiani. E poi Tomaso Montanari, Francesco Erbani, Cristiano Gasparetto.
Lacrime agli occhi per una perdita anche umana davvero grande. Eddy viveva la sua città d’acqua. Guardava dal suo studio di Santa Margherita scorrere l’acqua nel rio vicino. Rifletteva e dispensava pillole di saggezza, con grazia e garbo. Era stato l’ideatore del Piano Regolatore di Venezia, il primo che definiva vincoli e confini precisi di intervento per i restauri e le destinazioni d’uso della città storica. Partecipava a battaglie sempre in prima linea. La sua ultima creatura si chiamava Eddyburg, blog che raccoglie opinioni e segnalazioni, dibattiti e proposte sull’ambiente e sulla città futura. «Un lavoro che va avanti», hanno detto ieri i colleghi di Eddy, «per onorarne la memoria». A mezzogiorno la camera ardente, aperta all’Ospedale civile in rio dei Mendicanti. Un triste afflusso di persone che hanno reso omaggio al grande urbanista che amava Venezia. Edoardo Salzano è stato poi trasportato a San Michele dove sarà cremato. —
A.V.
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