Il sindaco rassicura: «Nessuna nube tossica»

Casson in contatto con i tecnici dell’Arpav: gli sfollati ospiti di parenti e in alberghi pagati dal Comune

CHIOGGIA. «Dai primi riscontri e dalla prime comunicazioni con Arpav, non ci sono rischi causati dalla dispersione nell'aria di sostanze potenzialmente nocive per la salute».

Il sindaco, Giuseppe Casson, fornisce informazioni rassicuranti sulla presunta pericolosità della nube chè si è sprigionata dal vecchio stabilimento ex Pergamar. Per tutta la notte e gran parte della mattina, infatti, anche a molte centinaia di metri di distanza, le persone che si sono trovate a contatto col fumo hanno lamentato fastidi alla respirazione. Nell’area dell’ospedale, ad esempio, dove la nube è arrivata a lambire le nuove sale operatorie o all’istituto Cestari, a Borgo San Giovanni, dove tutte le finestre e aperture con l’esterno sono state chiuse e agli studenti è stato vietato di uscire dall’edificio. Tuttavia nessuno si sarebbe presentato al pronto soccorso lamentando disturbi riferibili all’inalazione del fumo. Ma anche se non ci sono, al momento, evidenze di qualche tossicità, il sindaco ha ritenuto di seguire il consiglio delle autorità sanitarie. «È stato deciso, a scopo solo precauzionale» spiega Casson «di far evacuare alcune palazzine limitrofe all'incendio a causa della densità del fumo finchè le fiamme non saranno completamente domate». In sostanza si tratta di 28 famiglie che, per la maggior parte, troveranno accoglienza presso parenti e amici. Quelli che non hanno questa possibilità, una trentina di persone circa, saranno ospitate in ostelli e pensioni reperiti dal Comune, fino al termine dell’emergenza. Le forze dell’ordine pattuglieranno la strada durante la notte. Analoghe precauzioni sono state prese per le due scuole primarie, la Merlin e la paritaria Venturini, che si trovano vicino al luogo dell’incendio. I vigili del fuoco proseguiranno il lavoro a oltranza e questa mattina (presumibilmente) l’emergenza potrebbe essere risolta. (d.deg.)

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