Il quadro della Sortita non torna a Mestre dopo la battaglia all’asta
La battaglia di Ponte della Campana di Emilio Paggiaro non torna a Mestre. Il Centro studi storici alla fine ha dovuto arrendersi. Un imprenditore, dopo l’appello via social, aveva deciso di partecipare alla asta in webinair della Casa d’aste Finarte, ma la “disfida” a suon di rialzi è andata male. «L’imprenditore sul quale facevamo affidamento ha partecipato con convinzione all’asta del quadro della battaglia di Ponte della Campana, ma si è trovato di fronte un accanito partecipante che ha rilanciato per ben sei volte, portando il costo del dipinto, a cui vanno aggiunti l’Iva, i diritti d’asta e la spedizione, ad un valore troppo alto», racconta il professor Roberto Stevanato. «Perso quello, che era il più importante per Mestre, ha perso di significato partecipare all'asta degli altri tre quadri di Paggiaro».
Paggiaro, pittore attivo tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, ha ritratto le scene dei moti del 1848. Manin e Olivi non sono solo nomi di vie di Mestre ma ricordano patrioti che lottarono contro l’invasore austriaco. Nei quadri di Paggiaro c’è la sortita di Mestre (battaglia di Ponte della Campana) in cui i veneziani cacciarono gli austriaci; l’artiglieria austriaca a San Giuliano; la difesa del ponte ferroviario; il bombardamento di Venezia. All’asta il compratore, inviato di Centro studi storici e associazione Mestre Domani sperava di avere gioco facile e l’imprenditore, che ha chiesto di restare anonimo, era pronto ad acquistare il quadro della Sortita per poi esporlo in un luogo pubblico. Il concorrente ha giocato duro, rilanciando sull’offerta per ben sei volte e arrivando ad aggiudicarsi così il quadro a tremila euro più diritti d’asta, Iva e spese di trasporto. All’asta vi erano almeno quattro partecipanti, tutti italiani. Dopo aver perso il quadro più ambito, l’imprenditore mestrino si è ritirato dall’asta. «L’appello da noi lanciato ha avuto una buona risposta da parte privata, ma nessuna da parte pubblica (cui l’appello era implicitamente rivolto). La raccolta di fondi e la partecipazione all'asta avrebbe comportato problemi conseguenti quali l’intestazione della proprietà; la allocazione dei dipinti, la loro usufruibilità da parte della cittadinanza, l'assicurazione, la responsabilità della conservazione», ammette a malincuore Stevanato.
Ora quel quadro, che racconta un pezzo di storia così importante per Mestre, finirà esposto solo per la gioia di un appassionato collezionista italiano. —
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