Il patriarca Scola a Milano, le reazioni dei politici
L'annuncio della nomina a arcivescovo di Milano è stato dato dallo stesso patriarca: "Obbedisco, è una scelta del Papa" ha detto

VENEZIA. Ecco le reazioni di diversi esponenti politici alla nomina di Angelo Scola come nuovo arcivescovo di Milano.
Sacconi: "Saprà diffondere principi di evangelizzazione".
"Nel momento in cui il Santo Padre ha chiamato Sua Eminenza il cardinale Angelo Scola all'alta funzione di Arcivescovo di Milano ringrazio il Patriarca di Venezia per la sua illuminata guida pastorale della comunità delle Venezie. Sono certo che egli saprà diffondere i principi dell'evangelizzazione anche nella comunità che gli è stata affidata a partire da quei valori non negoziabili della persona che costituiscono il contenuto fondamentale dei valori della tradizione nazionale nei quali si riconoscono quindi moltissimi non solo tra i credenti, ma anche tra i non credenti", è il messaggio del ministro del lavoro Maurizio Sacconi.
Casini: "Scelta di grande rilievo politico e di impronta storica".
''La nomina del Patriarca di Venezia Angelo Scola ad Arcivescovo di Milano è una scelta di grande rilievo ecclesiale e ha un'impronta storica indubitabile: il Papa ha scelto per la città simbolo del nord Italia, una personalità che ha dimostrato straordinarie capacità di ascolto e altrettanto forte impronta decisionale. Il Nord ha bisogno di riscoprire l'identità cristiana dell'Italia come premessa per accogliere ed integrare le diversità di cui si contaminano le società contemporanee. Riscoprire la fede religiosa nella sua dimensione pubblica sarà la principale sfida di una delle più grandi personalità cattoliche del nostro tempo come il cardinale Scola a cui va il nostro augurio deferente e sincero''. Lo dichiara in una nota Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc.
Gelmini: "Personalità di alto profilo morale e spirituale"
"La nomina del cardinale Angelo Scola ad Arcivescovo di Milano è motivo di grande gioia per la
città". Lo dice il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che aggiunge: "Si tratta di una personalità di alto profilo spirituale, morale e culturale che svolgerà la sua missione con lungimiranza e dedizione, nel segno della grande tradizione della Chiesa ambrosiana".
Lupi: "Gioia per un ritorno a casa".
''Accolgo con infinita gioia la notizia della nomina del cardinale Angelo Scola ad arcivescovo di Milano. Un ritorno a 'casa' per lui che è nato e cresciuto nel solco della tradizione ambrosiana'': lo afferma Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl della Camera. ''Sono certo che, come i suoi predecessori, saprà essere testimone vivo di quel protagonismo umano che nasce dalla fede e che, valorizzato da una vera applicazione del principio di sussidiarietà, ha generato nella città di Milano migliaia di opere impegnate quotidianamente nella realizzazione del bene comune. Ringrazio il Santo Padre per la sua scelta e il cardinal Dionigi Tettamanzi che in questi anni ha guidato la diocesi affrontando con forza le grandi sfide del nostro tempo e mostrando con chiarezza la strada da percorrere''.
Chiti: "Possa proseguire l'impegno per il dialogo"
''Il suo lungo lavoro pastorale svolto a servizio della Chiesa italiana e la sua preziosa testimonianza le saranno di ausilio alla guida di una diocesi dalla ricca e antica tradizione. Possa continuare con instancabile impegno sulla via del dialogo da Lei percorsa sempre con grande sensibilità e umanità''. Cosi' il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, in occasione della nomina del Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, ad Arcivescovo di Milano.
Salvini: "Aria nuova in curia a Milano".
''Aria nuova in Curia, benvenuto monsignor Scola'': così il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Matteo Salvini saluta la nomina ad arcivescovo di Milano del cardinale Angelo Scola. L'augurio dell'esponente del Carroccio è che il successore di Tettamanzi ''riesca a unire la nostra città e non a dividerla come ha fatto il suo predecessore, per il quale c'erano milanesi figli di un dio minore - spiega Salvini - nel nome della difesa dei valori cristiani, del dialogo, della ricerca e della
contaminazione che hanno fatto grande Milano nei secoli e ne hanno esaltato l'identità''. A nome della Lega di Milano quindi Salvini esprime ''la nostra gioia, rispetto e attesa'' per l'arrivo del nuovo
arcivescovo.
Buttiglione: "Pastore della verità nella libertà"
''Accolgo con grande gioia e con commozione la notizia della nomina di Angelo Scola ad arcivescovo di Milano. Scola è un figlio legittimo della grande tradizione dei santi Ambrogio e Carlo e del cattolicesimo di popolo che da loro deriva. E' cresciuto alla scuola di don Giussani ed è sempre rimasto fedele al suo insegnamento originario senza mai cedere a chiusure settarie di cui a torto o a ragione talvolta è stato rimproverato il movimento di Comunione e Liberazione''. Lo afferma Rocco Buttiglione (Udc). ''In molti ci siamo riconosciuti nella teologia e nello stile pastorale di Angelo Scola: la affermazione di una forte identità di fede personale e di cultura di popolo aperta al dialogo con tutti e capace nel dialogo di rendere ragione della propria speranza. Siamo sicuri che egli renderà al popolo il servizio della verità nella libertà. Nel rispetto della differenza degli specifici ruoli contiamo di dialogare e collaborare con lui nel servizio alla nazione italiana''.
Ruffato: "Grazie per tutto quello che ha fatto"
In un messaggio al patriarca di Venezia Angelo Scola, nominato arcivescovo di Milano, il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato esprime il proprio rammarico per la partenza di un pastore e di un uomo di cultura che tanto ha dato al Veneto ma nel contempo gioia per il riconoscimento delle grandi qualità che il passaggio alla guida dell'arcidiocesi ambrosiana testimonia. ''Ci conforta la certezza - prosegue Ruffato - che Lei continuerà a guardare a Venezia e al Veneto con quell'amore, con quella sensibilità, con quella saggezza che ha profuso in questi anni di ministero''. Tra i momenti che hanno caratterizzato l'attenzione del cardinale Scola nei confronti delle istituzioni, il presidente Ruffato ricorda ''con commozione'' la visita pastorale fatta al Consiglio regionale il 16 settembre dello scorso anno e il suo invito a coniugare accoglienza e legalità e a coltivare quella ''amicizia civica'' che si cimenta sui valori cristiani del confronto e della ricerca del bene comune. ''Grazie eminenza per tutto quello che ha fatto - conclude il messaggio di Ruffato - e tanti fervidi auguri, miei personali e di tutto il Consiglio, per la sua nuova esperienza pastorale''.
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