Il parcheggio nell’ex Brek fu bocciato tredici anni fa

«In commissione edilizia votammo contro il progetto del parcheggio nell’ex Brek di via Carducci non solo per il problema della rampa prevista su via Verdi ma soprattutto per non aumentare lo smog in città. Un accesso ad un parcheggio in quella posizione creerebbe un continuo via vai di auto, a tutte le ore, creando non pochi problemi agli abitanti che vivono attorno allo stabile, almeno un centinaio. E poi proprio in quegli anni il Comune pensava a nascondere le auto in centro con il progetto del park interrato, poi costruito da Avm in via Costa. Insomma dire di sì avrebbe significato avvallare una scelta in evidente controtendenza». A parlare è l’architetto Gianfranco Vecchiato, ex assessore comunale all’Urbanistica nel 2005-2010 e 13 anni fa componente della commissione edilizia che bocciò il progetto del parcheggio al posto del ristorante Brek. Un progetto uscito dalla porta, allora, e rientrato oggi dalla finestra visto che il 13 novembre gli uffici dell’Edilizia privata del Comune hanno rilasciato la concessione a realizzare l’opera, nonostante il no dell’assessore alla Mobilità Boraso. Il progetto del parcheggio da 70 posti è del gruppo Icem srl della famiglia Bastianello, già proprietaria del self service di via Carducci, chiuso alcuni mesi fa.
Non c’è più la rampa da via Carducci: il parcheggio dovrebbe sorgere sopra la corte esterna del Brek, con una rampa di ingresso, un piano in carpenteria metallica e 70 posti auto. Circondato da altri palazzi che si affacciano anche sulla stretta via Mazzini, a due passi dal trafficato quadrivio della Miranese. Vecchiato ricorda oggi i motivi del diniego della commissione edilizia per ribadire che sono più che mai attuali anche oggi: «Si valutò che un parcheggio per 65 auto in quella posizione avrebbe moltiplicato notevolmente il numero di entrate ed uscite da un parcheggio situato a tre metri e mezzo da terra, vicino alle casette di via Mazzini che si ritroverebbero ad avere una vista sul parcheggio, con conseguenze smog. E va detto che il problema dell’inquinamento a Mestre resta di grande attualità. Stupisce poi che la Municipalità di Mestre centro non abbia neanche visto il progetto ed espresso un parere».
Critica è stata anche la Municipalità di Mestre, che ha dovuto organizzare una commissione con l’assessore De Martin e i suoi tecnici, aperta ai residenti della zona, nelle scorse settimane, per essere informata della questione. I cittadini di via Verdi e via Mazzini sono pronti a pubbliche proteste se la concessione non verrà congelata e meditano un ricorso al Tar. (m.ch.)
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