«Il nostro amore trionfa come in un’opera lirica»

Claudio Del Monaco e Daniela Werner ieri insieme a teatro a Treviso Tre anni fa a Jesolo il figlio del grande tenore fu pugnalato dalla donna
AGOSTINI TREVISO CONCERTO BANDA MUSICALE DELLA POLIZIA DI STATO AL TEATRO COMUNALE, IN FOTO IL FIGLIO DI DEL MONACO E LA MOGLIE
AGOSTINI TREVISO CONCERTO BANDA MUSICALE DELLA POLIZIA DI STATO AL TEATRO COMUNALE, IN FOTO IL FIGLIO DI DEL MONACO E LA MOGLIE

JESOLO. «Se la nostra vita fosse un’opera, sarebbe la Fanciulla del West». Una storia a lieto fine quella di Claudio Del Monaco e Daniela Werner. Poco meno di tre anni fa il figlio del grande tenore giaceva a terra, in una pozza di sangue, pugnalato dalla donna che ama. Ieri i due erano seduti insieme nel teatro che porta il nome di Mario Del Monaco, in occasione delle celebrazioni per il 32º anniversario della sua morte. La prima uscita pubblica insieme dopo il dramma. Insieme Claudio e Daniela si erano seduti in platea anche il giorno in cui il teatro comunale è stato intitolato a uno dei più grandi tenori che la lirica ricordi. Ma da quel giorno è successo tutto ciò che la vita può riservare: la gioia e l’amore, le difficoltà per una carriera che non spiccava il volo, poi l’odio. Oggi sono tornati insieme.

«Ora guardiamo al futuro, non parliamo più dei coltelli», dice Daniela Werner per esorcizzare il passato. A chiuderlo indietro nel tempo per non farlo tornare. Daniela è una donna libera, dopo due anni trascorsi nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione, ed è tornata a vivere con Claudio in una casa a Monastier.

«I mesi che ho trascorso all’ospedale psichiatrico, per noi è stato come vivere di nuovo da fidanzati. Ci sentivamo e ci vedevamo ogni volta che potevamo», spiega oggi Daniela. Lì la cantante ha potuto esercitarsi ancora: «Tre volte alla settimana Claudio veniva a trovarmi, parlavamo di musica, del futuro». E il futuro, quello della riconquistata libertà, ora è arrivato. «Daniela canta, e abbiamo già contatti con alcuni teatri europei perché si esibisca», spiega Claudio. Sui cartelloni potrà utilizzare il cognome Del Monaco.

Una storia quella della famiglia del tenore, che comunque si sta avvitando tra ricorsi, battaglie legali, e rapporti sempre più tesi. Anche giovedì al teatro, Claudio (che ha ritirato il premio dedicato al padre) in platea era seduto solamente con Daniela, lontano dagli altri familiari del tenore. Per Claudio riportare Daniela a cantare in grandi teatri è diventata una missione. Poi in animo ha anche il progetto di scrivere un libro su suo padre e la famiglia Del Monaco: «Non si dica che Marcello Del Monaco e mio padre avevano la stessa tecnica. C’era un abisso», dice, «nessuno della famiglia ha avuto un incarico importante come me, che sono stato consigliere personale del ministero della cultura della Serbia».

Federico Cipolla

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia