Il manager Ceresatto alla guida dell’Atac gestira 11.346 addetti

CONCORDIA
Un giovane manager di Concordia Sagittaria è stato nominato capo del personale dell’Atac, la più importante azienda di trasporti di Roma. Si tratta del 36enne Cristiano Ceresatto, già a capo dello staff dell’ex assessore alle Partecipate della giunta Raggi, Massimo Colomban, e membro del consiglio di amministrazione della controllata.
Ceresatto si è laureato a Trieste nel 2004 in Economia e poi con il massimo dei voti nel 2006 ha completato un master all’ateneo di Siena. Si è formato, dal punto di vista lavorativo, ad Ascopiave, dove ha lavorato dal 2006 al 2015. Lavora per il Comune di Roma da novembre 2016, dopo una breve esperienza a Torino.
Da inizio mese si ritrova a gestire un esercito da 11.346 dipendenti tra autisti, macchinisti, impiegati, funzionari e dirigenti. Il costo complessivo annuale dei loro salari supera i 537 milioni di euro. Prima Atac ha cercato il profilo giusto al suo interno, poi tra le altre controllate del Campidoglio. I candidati erano due. Ha prevalso Ceresatto per il suo curriculum, più completo del rivale. Tra gli obiettivi da raggiungere per il neodirigente, come richiesto dal piano di salvataggio su cui ora si attende soltanto l’approvazione dei creditori, ci sarà l’abbattimento dei tassi di assenteismo del personale. Ceresatto infatti si trova a guidare un’azienda che sta attraversando mille peripezie. Non si contano infatti i guasti ai pullman e anche alle stazioni delle metropolitane. Proprio a inizio mandato la Metro A è stata bloccata per un incendio che ha costretto molti turisti a dover girare Roma a piedi. Ceresatto si è fatto subito sentire. Il 9 settembre 2018 ha spedito una circolare sull’importanza della divisa. Tutti gli impiegati, dagli autisti ai controllori, devono indossare la divisa a tinte verdi della controllata del Campidoglio, evitando «variazioni di modello o aggiunte di indumenti estranei rispetto alla foggia prescritta» pena l’avvio di un procedimento disciplinare. —
R.P.
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