Il contributo è volontario, ma viene sollecitato
MESTRE. L’oggetto della comunicazione sembra nascondere un ossimoro: “Sollecito per il versamento del contributo volontario”. Ma come si può sollecitare un contributo volontario? È questa la domanda che si sono fatti alcuni genitori dell’Istituto comprensivo Silvio Trentin di Mestre, dopo aver ricevuto poco tempo fa la comunicazione da parte della scuola che, con una lettera, sollecitava appunto il pagamento di una somma fondamentale per “arricchire la formazione di base degli alunni”, come si legge nella missiva, ma anche per comprare materiale di base, come la carta per le fotocopie. La comunicazione, in realtà, non è stata accolta bene da chi l’ha ricevuta e il motivo è semplice. «Stiamo parlando di contributi non obbligatori», spiega un genitore. «Come si fa a sollecitare il versamento? Ci rendiamo conto che la scuola non riesca a vivere delle sole risorse statali, anche se dovrebbe, ma contesto il metodo con cui si chiedono quei soldi».
Alla Silvio Trentin, come in molte altre scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di Mestre, le famiglie sono chiamate a integrare le disponibilità degli istituti con contributi che possono variare fra i 30 e i 60 euro a figlio. Nelle scuole superiori il contributo può arrivare fino ai 200 euro. D’altra parte come spiega il dirigente scolastico della Trentin, Roberto Gaudio, «senza i contributi non potremmo garantire tutte quelle attività che completano la formazione dei ragazzi, come progetti, approfondimenti, laboratori, rappresentazioni teatrali. Il sollecito? Un errore di comunicazione, il contributo è e resta volontario».
La questione sollevata dai genitori accende i riflettori sulle grandi difficoltà che vive tuttora la scuola pubblica anche nel nostro territorio. In effetti, i contributi volontari servono sì per ampliare l’offerta formativa, ma nono solo. Vengono utilizzati anche (o, meglio, soprattutto) per l’acquisto di libretti scolastici, di fogli protocollo per le verifiche, di carta per le fotocopie. Ma poi pure per stipulare i contratti di assistenza informatica e per i fotocopiatori e per la manutenzione delle attrezzature. (g.cod.)
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