Il Comune di Dolo vuole traslocare nella sede di Veritas

DOLO. Il Comune vuole trasferirsi presto nell’attuale sede di Veritas di via Arino. La proposta, di cui si discute da tempo e che è un cavallo di battaglia di qualche assessore, si sta lentamente concretizzando dopo la visita che il sindaco Maddalena Gottardo ha fatto ieri nella sede della multiutility. L’edificio in questione è dotato di tre piani, più un piano sotterraneo che potrebbe fungere da archivio, oltre ad un’ampia sala riunione che potrebbe diventare la sala consiliare e gli sportelli al pianterreno che sarebbero ottimo per gli uffici del “Si Cittadino” e della Attività Produttive.
Il plesso è in vendita perché la Veritas dovrebbe realizzare una nuova sede vicino al polo sportivo di Dolo e per questo si è incontrata con il comune di Dolo. La trattativa è molto avanzata ma il sindaco resta abbottonato.«È solo un'idea», ribatte, «oggi tornerò a vedere la sede e poi dovremo fare le valutazioni del caso. Ho apprezzato che Veritas abbia chiesto per primo al Comune di Dolo se fosse interessato all’acquisto dell’immobile che si troverebbe in pieno centro, a pochi metri dall’attuale municipio e con il parcheggio libero di piazza Mercato davanti».
Ancora top secret il costo dell’operazione che però potrebbe essere finanziata tramite la vendita delle azioni di Veritas in possesso del comune di Dolo. «Siamo ancora in fase embrionale», precisa Gottardo, «però il Comune di Dolo è azionista di Veritas e in possesso di un buon numero di azioni». Ma perché il Comune di Dolo dovrebbe abbandonare la storica sede municipale. «L’attuale municipio è un patrimonio che non va dismesso», sostiene il sindaco di Dolo, «di certo però, tenendo conto dei dettami di legge, deve essere rimesso completamente a posto per quel che riguarda gli impianti di riscaldamento». Questo non dovrebbe essere comunque l’unico spostamento di sede comunale previsto a Dolo. Gli uffici dell’assessorato dei Lavori Pubblici e dell’Ecologia, attualmente siti in via Rizzo, saranno trasferiti in Villa Concina, una volta che saranno ultimati i lavori di restauro della Barchessa previsti per il prossimo anno.
Giacomo Piran
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