Il commosso addio a Mariagrazia Favrin

PORTOGRUARO. Commosso addio ieri mattina in provincia di Verona a Mariagrazia Favrin, la psicologa di 35 anni di Portogruaro, morta nei giorni scorsi dopo due anni di cure per un tumore. «Avvertiamo...
Colucci - Dino Tommasella - Portogruaro - Favrin Mariagrazia (foto da facebook)
Colucci - Dino Tommasella - Portogruaro - Favrin Mariagrazia (foto da facebook)

PORTOGRUARO. Commosso addio ieri mattina in provincia di Verona a Mariagrazia Favrin, la psicologa di 35 anni di Portogruaro, morta nei giorni scorsi dopo due anni di cure per un tumore. «Avvertiamo la vicinanza e l’affetto della gente, ne sentiamo proprio il bisogno», ha spiegato il fratello Davide Favrin dopo le esequie celebrate ieri mattina, «è un momento molto difficile per la nostra famiglia e credo si possa intuire».

La chiesa di Valgatara, frazione di Mariano di Valpolicella, nel Veronese, ha accolto i fedeli di buon ora, in un clima freddo che conciliava con la tristezza di questi giorni e il dolore. Mariagrazia Favrin era una persona molto in gamba. Appassionata di tennis, si era diplomata al liceo classico frequentando il Collegio Marconi, poi si era laureata in Psicologia all’Università di Padova. Da qui si era trasferita in provincia di Verona per seguire il compagno, specializzandosi nel difficile ramo di Psicologia del Lavoro. Due anni fa scoprì di essere malata di cancro. Si sottopose con coraggio al ciclo di cure presso l’ospedale Borgo Trento di Verona.

Si è spenta nel fine settimana circondata dall’affetto della famiglia portogruarese di quella veronese. Mariagrazia Favrin, che lascia il padre Antonio, la madre Paola e anche la sorella Federica, aveva mille sogni e mille progetti, tutti vanificati dalla stessa malattia che nel volgere di un mese si è portata via, oltre a lei, anche Annalisa Greco, funzionaria del Comune di Pordenone scomparsa a 53 anni; e Barbara Bragato attivista anti-cancro, deceduta a 43 anni. La memoria va ad altre morti precoci che riguardano il Portogruarese, tutte persone la cui vita è stata interrotta troppo presto.

Rosario Padovano

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