«Il buttafuori anche in piscina»

I gestori dell'impianto della Bissuola, dopo una domenica bestiale
La piscina comunale all’aperto della Bissuola
La piscina comunale all’aperto della Bissuola
 
Pugno di ferro contro i disturbatori. Ad annunciarlo sono i responsabili della piscina della Bissuola che dopo una domenica burrascosa - rovinata da una quindicina di ragazzini scatenati - stanno valutando la possibilità di assumere «buttafuori» nelle giornate festive, le più affollate.
 «Non è bello che un gruppuscolo di maleducati disturbi le 3-400 persone che sono venute in piscina per passare una giornata di relax - spiega Ugo Di Mauro, dirigente dell'associazione sportiva dilettantistica Bissuola nuoto, che gestisce l'impianto - vedremo dunque di dotarci di una security, come quella delle discoteche, anche se bisogna valutare la questione dei costi. Nei giorni feriali la situazione è sempre molto tranquilla, i problemi possono esserci di domenica, quando l'impianto è molto affollato». La tolleranza zero nei confronti dei disturbatori giunge dopo una domenica, quella scorsa, alquanto movimentata. Per tutto il giorno, infatti, nella piscina all'aperto di proprietà comunale, una quindicina di ragazzi, per lo più minorenni, ha rovinato la giornata degli altri «bagnanti», con urla, bestemmie, tuffi vietati e scontri verbali con i bagnini. Lo stesso Di Mauro, di fronte a una situazione ingestibile, è stato costretto a chiamare la polizia la quale non ha potuto fare altro che annotarsi i nomi di alcuni ragazzi, quelli più scatenati. «Li abbiamo fotografati - spiega il dirigente - in modo che il segretario che sta alla porta possa riconoscerli, se ritornano. Se non sarà possibile lasciarli fuori, cercheremo comunque di tenerli d'occhio. Quest'anno, fra l'altro, abbiamo fatto molti investimenti all'interno dell'impianto ed è un peccato che una manciata di persone rovini la giornata alle altre. Non possiamo tollerare che succedano ancora cose di questo genere». Come racconta una testimone «il gruppo ha infastidito un po' tutti, con il linguaggio scurrile, le urla, le corse fra la gente. I nove euro per l'entrata e il lettino possono anche valere la pena, ma non se ci si trova di fronte a utenti di questo genere».  

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