Il Bel canto esalta la Fenice: successo per il concerto di Capodanno

A 29 anni Diego Matheuz dirige nuovamente l’orchestra veneziano per il tradizionale concerto di Capodanno. Grandi ascolti in televisione e apprezzamenti per i due cantanti solisti
Venezia 01.01.2014.- Concerto Capodanno Teatro La Fenice. Da sx tenore Lawrence Brownlee, soprano Carmen Giannattasio, Direttore Diego Mattheuz. Foto concessa da Ufficio Stampa Teatro Fenice @Michele Crosera
Venezia 01.01.2014.- Concerto Capodanno Teatro La Fenice. Da sx tenore Lawrence Brownlee, soprano Carmen Giannattasio, Direttore Diego Mattheuz. Foto concessa da Ufficio Stampa Teatro Fenice @Michele Crosera

VENEZIA. Grande successo al teatro La Fenice per l’undicesima edizione del concerto di Capodanno. Ormai un classico del primo gennaio - che riesce a far concorrenza al sempre apprezzato Concerto di Vienna - che di anno in anno ha saputo conquistare sempre più pubblico, raccogliendo share televisivi superiori al 26%, circa 4 milioni e mezzo di spettatori nelle precedenti edizioni. Ma che, a differenza del programma viennese, punta decisamente sulla musica italiana, nel paese di Verdi, Rossini, Puccini, Mascagni. Il suggerimento l'aveva dato nel 2013 il maestro Sir John Gardiner - in quell'occasione direttore del concerto della Fenice - sostenendo che si poteva «osare» di più nella patria del melodramma, sfruttando il primo concerto dell'anno per promuovere l'opera 'made in Italy'.

Lo spettacolo del 2014 non ha tradito le attese: largo ai giovani, con il ritorno della «bacchetta» venezuelana di Diego Matheuz, 29 anni, dal 2011 sotto contratto con la Fenice, uno dei direttori più promettenti del panorama mondiale, e due solisti come Carmen Giannattasio e l'americano Lawrence Browlee, che pur non potendo definirsi per l'anagrafe baby-talenti (sono quarantenni) sono oggi tra i migliori interpreti lirici a livello internazionale. Particolarmente convincente l'esibizione dell'avellinese Giannattasio, a sua perfetto agio nelle arie di Verdi (era stata la Violetta Valery di Traviata nell'inaugurazione della stagione lirica 2012/2013 del San Carlo di Napoli).

Succeso (prevedibile) di ascolti ma anche di pubblico in sala, con il teatro sempre gremito nelle 4 date del concerto di Capodanno - da domenica 29 dicembre ad oggi - e sito web della «Fenice» intasato dalle richieste degli appassionati di musica classica. Il Sovrintendente Cristiano Chiarot anche quest'anno ha calibrato nel modo migliore le scelte del programma di Capodanno: una prima parte orchestrale, affidata all'esecuzione della bellissima Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92 di Beethoven, non trasmessa nella diretta. Poi, in diretta su Rai1, Arte, Zdf, Radio France e altre emittenti dell'Europa del'est, una seconda più «popolare» ma non certo di minor qualità.

Gli intermezzi orchestrali del 'Gugliemo Tell' di Rossini, 'Cavalleria Rusticana’ di Mascagni, e il valzer brillante di Verdi nella riscrittura di Nino Rota per il 'Gattopardo’, sono stati impreziositi dai quadri interpretati dal corpo di ballo del teatro dell'Opera di Roma, con i palazzi veneziani e il Canal Grande a fare da sfondo. C'è stato spazio anche per una novità assoluta nel concerto di San Silvestro, l'esordio della canzona napoletana con la travolgente trascrizione per orchestra di Rimskji-Korsakov di 'Funiculì-funicolà'.

La parte più apprezzata dal pubblico è stata quella che ha visto sfilare una dopo l'altra celebri arie e romanze dell'opera italiana, da Verdi a Puccini, da Donizetti a Ruggero Leoncavallo. Tra i momenti più intensi la cavatina 'Casta Diva’, dalla 'Norma’ di Rossini, cantata in modo mirabile da Carmen Giannattasio. Finale «obbligato» con il 'Va Pensiero’ da Nabucco, e il brindisi dellaTraviata per salutare il nuovo anno.

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