Il Baby Mose avanza anche con la Lega
Il cantiere non è stato fermato. E in canal Vena si aspettano le pompe
CHIOGGIA. Baby Mose avanti tutta con i lavori e i malumori. Giovedì scorso il cantiere ha toccato le palancole piantate al Ponte delle Zitelle, mentre è arrivata la prima pompa, provvisoria a dire il vero, che dovrà assicurare un migliore giro d’acqua lungo il tratto interrato del canal Vena. Ma i mugugni di chi sperava di vedere fermata l’attività del cantiere intanto crescono. Un parte consistente dell’elettorato della Lega Nord e delle liste che appoggiavano la candidatura di Sandro Todaro, infatti, ha sperato di risparmiare alla collettività soprattutto i costi di manutenzione, che Todaro, nel febbraio scorso, temeva dovessero spettare all’Asp (ora Sst), visto che il Vena è l’unico canale su cui ha giurisdizione il Comune. Ma ora in agenda c’è anzitutto la situazione della cloaca creatasi in questi mesi. La pompa provvisoria arriva dopo una richiesta, sottoscritta da 85 partite Iva, di controllo dello stato chimico-batteriologico spedita dal comitato «Riva Vena» al direttore sanitario dell’Asl 14. La lettera è arrivata anche sulla scrivania del vicesindaco Todaro, che pare abbia premuto l’acceleratore per sbloccare la situazione.
Ma anche alcuni residenti nel tratto di Canal Vena a ridosso del cantiere, d’altronde, lamentano alla Nuova l’odore insopportabile che specie con la bassa marea fuoriesce dai bagni delle loro abitazioni. Quando entrerà in azione la pompa, che è in grado di spingere circa 200 litri al secondo all’interno della canaletta sul lato ovest del cantiere, verrà abbassata la chiusa posta dai tecnici all’imboccatura della canaletta, per creare un dislivello di circa 20 centimetri sufficiente per far defluire le acque del Vena, che raccolgono ancora le acque nere, verso Sacca San Francesco con più rapidità. Questa spinta dovrebbe sopperire ai normali cicli del giro d’acqua legati alle maree. Altre due elettropompe, più potenti, sono in arrivo, non appena verrà attivato l’allacciamento elettrico da 50 kWh. Pare comunque verosimile che solo verso settembre si inizierà a lavorare sui profili delle rive per intercettare gli scarichi fognari. Per preparare il cantiere all’arrivo della macchina che pianterà i micropali in calcestruzzo, necessari alla bonifica e riprofilatura dei due lati delle rive, il canale è stato finora coperto con circa 7500 metri cubi di terreno.
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