I portuali bloccano le banchine

«No alle navi da crociera a Porto Marghera». I passeggeri della Delphin imbarcati tra i container
Di Gianni Favarato
Sciopero dei lavoratori del porto all'ingresso del porto commerciale di Marghera
Sciopero dei lavoratori del porto all'ingresso del porto commerciale di Marghera

VENEZIA. Imbarcare viveri e crocieristi in partenza in una banchina portuale piena di container ammucchiati, con accanto altre banchine con cumuli di carbone o rottami ferrosi, non è certo un bello spettacolo. Ancor più se a fare notare il paradosso delle navi da crociera all’ormeggio – non in Stazione Maritima a Santa Marta come siamo stati abituati a vedere, ma in pieno porto commerciale a Marghera – sono decine e decine di lavoratori portuali che anche ieri sono tornati a presidiare via del Commercio per protestare proprio contro la presenza delle navi da cociera nei terminal merci.

Come già avevano fatto nei giorni scorsi per contestare l’arrivo della Pacific Princess e poi della Saga Pearl II al terminal container della Tiv (società del gruppo Hili di Malta), ieri i lavoratori hanno partecipato all’assemblea sindacale con presidi in strada all’entrata del porto commerciale, indetta dalla Filt-Cgil per protestare contro l’arrivo della Delphin, una piccola nave da crociera (16 mila tonnellate, lunga 157 metri) che anche se non impressiona per la sua mole e lo spazio di attracco necessario, quanto le gigantesche e contestate grandi navi che fino a poche settimane fa entravano in bacino di San Marco e si fermavano a Santa Marta, nel terminal passeggeri di Vtp, fino a che non è cominciata la chiusura della bocca di porto del Lido per i lavori del Mose. La scena ieri non era certo bella, molti dei trecento crocieristi, portati fino al terminal della Tiv in pullman per salire a bordo della Delphin sulla Delphin, si sono lamentati per l’inusitato e disagevole luogo d’imbarco della loro crociera nel Mediterraneo. Per oltre tre ore una lunga fila di camion, carichi di merci in colli o container da scaricare nel porto commerciale e caricare nelle navi mercantili, sono stati bloccati in fila lungo tutta via del commercio, fino all’imbocco del cavalcaferrovia di Mestre. «Siamo tornati per mostrare il nostro disappunto per questa scelta di portare l’ennesima nave da crociera nel porto commerciale» ha spiegato Antonio Cappiello della Filt-Cgil «e questa volta siamo ancor più numerosi, ci sono anche lavoratori iscritti alla Fit-Cisl ma soprattutto ci sono tutti i lavoratori del porto merci dai dipendenti diretti dei terminal, a soci e dipendenti della Compagnia Nclp e delle imprese di servizio autorizzate. «Le navi passeggeri a Marghera» ha ripetuto anche ieri Cappiello «creano problemi perché hanno la precedenza rispetto traghetti, petroliere, navi porta rinfuse e porta container che devono attendere il loro turno con ritardi e perdite economiche. Senza parlare di sicurezza, di organizzazione del lavoro e di quello che potrà succedere l’anno prossimo quando, dopo la bocca del Lido, chiuderanno per i l Mose, quella di Malamocco con il blocco del Canale dei Petroli per più giorni al mese».

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