«I portabagagli hanno picchiato 2 volontari»

VENEZIA. I due portabagagli veneziani della cooperativa San Marco, giovedì sera, credendo di avere a che fare con facchini abusivi hanno invece picchiato due giovani volontari di Castello dell’impresa sociale “Uniamo Goldin”, che fa capo alla Federazione italiana malattie rare.
Uno dei due è riuscito a non prenderle ed è tornato a casa con la maglietta strappata, mentre l’altro è stato medicato all’ospedale Civile dove i medici hanno riscontrato lesioni guaribili in sette giorni: lo hanno preso addirittura a calci sulla testa. I due ragazzi avevano atteso alla fermata dell’Actv di Calle Vallaresso due coppie di turisti francesi che dovevano accompagnare, aiutandoli con i bagagli, in un appartamento in Frezzeria, casa gestita dalla loro associazione, che promuove il turismo accessibile e soprattutto attento ai bisogni dei “malati rari”. Gli introiti da questa attività vengono utilizzati per progetti sociali.
E l’associazione “Uniamo”, ieri, ha emesso un comunicato sulla vicenda. «La sera del 2 giugno, due volontari di Uniamo Goldin», si legge, «sono andati a recuperare due coppie di turisti anziani per accompagnarli all’appartamento: loro unica colpa aver aiutato queste persone a oltrepassare con le loro valige il ponte dei Pittori. Questo semplice gesto di cortesia e di elementare civiltà ha scatenato una violenza verbale e fisica inaudita di due portabagagli che hanno pesantemente minacciato i volontari e poi percosso ripetutamente uno dei due, che è stato ricoverato in ospedale ed ha trascorso la notte sotto osservazione».
«Inutili sono stati i tentativi dei nostri volontari di spiegare cosa stessero facendo e in particolare che non fossero affatto portabagagli abusivi», prosegue il comunicato, «Poi la beffa di vedersi qualificati come portabagagli abusivi e violenti, quasi a voler giustificare le minacce e il pestaggio subìto. Uniamo Goldin intende censurare con massima forza questi atti di violenza e la mistificazione della realtà che è stata rappresentata dai portabagagli. È inaccettabile che operatori autorizzati a trasportare bagagli si sentano autorizzati anche a minacciare e picchiare chi ritengano essere loro concorrenti. Nessuna ragione può giustificare una simile violenza, tantomeno ciò è giustificabile quando ad essere coinvolti sono persone che svolgono attività di volontariato in modo genuino e spontaneo, in assoluta trasparenza e senza alcun fine di lucro». «È auspicabile», conclude, «che il presidente dell’Associazione dei Portabagagli stigmatizzi in modo netto ed inequivocabile l’uso della violenza da parte dei suoi associati». (g.c.)
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