I parcheggi scambiatori? Sovraffollati o deserti

Municipalità di Chirignago, il presidente Enzo vuole rivedere la strategia Intanto ieri ne è stato aperto un altro a Trivignano, al confine con Martellago

TRIVIGNANO

Da ieri è aperto anche il secondo nuovo parcheggio scambiatore che il Comune ha realizzato a Trivignano. Dopo quello di fronte alle scuole elementari, a due passi da via Ca’ Lin, è quindi disponibile anche quello al confine con Martellago. Ora manca solo lo spostamento delle fermate degli autobus Actv. Nel primo caso è già pronta la nuova pensilina, spostando di una cinquantina di metri la fermata di fronte all’ingresso di via Ca’ Lin, mentre per il nuovo park scambiatore c’è la proposta di arretramento delle fermate su entrambi i lati in modo che corrispondano perfettamente con l’area di sosta. Ma se a Trivignano la situazione volge al meglio, alla Cipressina va decisamente peggio, dove ai cronici problemi della sosta davanti ai negozi, si aggiunge un parcheggio scambiatore sotto la tangenziale perennemente esaurito: ieri una ventina di auto e furgoni è stata posteggiata esternamente a lato della rotatoria che immette al sottopasso dei Quattro Cantoni. Tanto è vero che il presidente della Municipalità Maurizio Enzo parla di strategia dei parcheggi da rivedere. «In primo luogo perché il caso della Cipressina è evidente – spiega – Ormai questa zona è inglobata nel centro cittadino, e quel parcheggio non è più usato come scambiatore, visto che molti residenti di zona lo utilizzano come garage. Purtroppo, quando è stato fatto c’erano termini di paragone differenti, mentre ora la situazione non è più sostenibile, perché le auto dovrebbero essere lasciate in periferia, mentre la Cipressina è ormai un tutt’uno con l’area centrale di Mestre».

Problemi presenti anche a Trivignano, colpa, stavolta, dei ridotti collegamenti del trasporto pubblico. «Da un lato vediamo come il parcheggio di fronte alle scuole elementari abbia dato una forte risposta ai cittadini, alle attività economiche e ai genitori che devono accompagnare e riprendere i propri figli a scuola – aggiunge Enzo – Dall’altro ci auguriamo che il nuovo park scambiatore al confine con Martellago venga usato molto per intercettare un buon numero di auto in ingresso alla città. Però va ricordato il caso del parcheggio di via Ca’ Lin che, doveva avere un ruolo prezioso e che invece viene usato troppo poco perché i collegamenti Actv si sono ridotti. Avere parcheggi scambiatori senza adeguati servizi pubblici equivale a non dare la risposta che l’automobilista si attende e quindi perde senso la stessa filosofia del parcheggio decentrato».

Simone Bianchi

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