I No ticket protestano davanti alla stazione di Venezia: «Una rapina con il benestare del Governo»

Manifestanti con cartelli contro il contributo d’accesso. Nelle notte ignoti hanno squarciato i pannelli informativi sul ticket e realizzato le scritte “no ticket” e “tourists go home”

Maria Ducoli
I No ticket davanti alla stazione di Venezia
I No ticket davanti alla stazione di Venezia

Puntuali come ogni sabato mattina, i no ticket si sono presentati davanti alla stazione di Venezia Santa Lucia l’8 giugno per informare turisti e residenti rispetto ai loro motivi di contrarietà al contributo d’accesso. Indosso magliette raffiguranti il pesce che è la città, sopra cartelloni con la faccia del sindaco Luigi Brugnaro in un ventaglio di espressioni diverse.

“Tranquilli, è solo una rapina con il benestare del Governo”,  recita una delle scritte sotto il sorriso del primo cittadino.

Al centro delle questioni portate avanti dai no ticket, il fattore privacy e gestione dei dati personali, aspetto che è sotto la lente anche del Garante della Privacy, che nel 2022 ha aperto un’istruttoria ad hoc sul ticket, mentre ora ne è in corso una seconda che coinvolge diversi fronti, legati anche alla smart control room.

«Venezia è stata scelta come luogo di sperimentazione ed è in prima linea per il raggiungimento di un obiettivo finale ormai chiarissimo: il controllo sociale» spiegano il comitato Boulè e Comit4to, sottolineando ancora una volta che il comune non sta facendo multe a chi non ha pagato il ticket, «perché se queste venissero impugnate cadrebbe il palco» ribadiscono.

Sabato 8 mattina, Venezia si è svegliata trovando i pannelli informativi sul ticket d’accesso posizionati davanti alla stazione squarciati e le scritte “no ticket” e “tourists go home” sulla rete che delimita il cantiere in corso su parte della scalinata di accesso alla stazione.

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