I negozi che restano, apre un fruttivendolo

Ieri a Ca’ Farsetti la firma per sedici botteghe di vicinato concesse dal Comune. Il titolare più giovane è Alvise Peron, 21 anni
Manuela Pivato /venezia



Un fruttivendolo, una macelleria, un parrucchiere, un chiosco. Questa volta, tuttavia, la lista è all’incontrario: non chiudono, bensì aprono, nuovi di zecca, carichi di gioventù, di aspettative, o restano aperti grazie all’iniziativa dell’amministrazione comunale che ha destinato sedici immobili di sua proprietà ad altrettanti negozi di vicinato.

Il titolare più giovane è Alvise Peron, 21 anni, della Giudecca, che insieme al padre Stefano passerà l’estate a ripulire, dipingere, sistemare, sostituire gli infissi nei quaranta metri quadrati della bottega alle Zitelle che sarà pronta per fine settembre inizio ottobre.

Ieri mattina, a Ca’ Farsetti, la firma dei contratti con l’assessore al Patrimonio Paola Mar che ha ricevuto i commercianti ai quali sono stati concessi gli immobili resi disponibili grazie a due bandi: il primo per dodici botteghe già occupate da attività commerciali, pervenute a naturale scadenza, per le quali erano arrivate 20 offerte, e il secondo per sei fondi inutilizzati, aperto ai giovani tra i 18 e i trent’ anni.

Dalla Giudecca a San Polo, dal Lido a San Marco, restano dove sono o apriranno a breve un chiosco, un alimentarista, una macelleria, una gelateria artigianale, un parrucchiere, due pasticcerie, ma anche il negozio di abbigliamento di Gianluca Ferrarin e Andrea Masato, a Santa Croce, con le collezioni disegnate dai due stilisti.

Negozi che restano, dunque, segni di vita che rimangono, sicuramente motivo di gioia per i veneziani che non sanno più dove comprare una fettina di carne o la frutta di stagione.

«Per incrementare il commercio di attività per i residenti e contribuire alla crescita di posti di lavoro – ha spiegato l’assessore Mar – l'amministrazione comunale ha voluto agevolare coloro che hanno interesse ad aprire un negozio o un laboratorio, anche con lo scopo di far crescere il tessuto economico urbano, valorizzare il territorio e contrastare la chiusura dei negozi di vicinato».

Tra coloro che ieri hanno ricevuto le chiavi del proprio futuro, anche il giovanissimo Alvise Peron, che per i primi cinque anni non pagherà nulla d’affitto.

«Mi è sempre piaciuto seguire l’orto di mio fratello - spiega - veder crescere la frutta e la verdura, toccarla. Inoltre, mio padre ha gestito per vent’anni il ristorante Al Redentore, quindi quello del cibo è un mestiere di famiglia. Così, quando un anno fa si è presentata l’occasione del bando del Comune abbiamo subito preso la palla al balzo. Alla Giudecca c’è infatti un solo fruttivendolo. E poi abbiamo pensato che, anche in caso di pandemia, una bottega di frutta e verdura vende generi di prima necessità quindi può restare comunque aperta. Ci riforniremo a Sant’Erasmo, Treporti, in ogni caso nel territorio veneziano e veneto». —





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