I dieci profughi in arrivo sistemati all’ex casa paterna

Una decina di migranti in arrivo a San Donà, altri a Musile. Nel basso Piave sono previsti i primi arrivi ventilati dalla Prefettura e finora mai confermati ufficialmente. Intanto il Comune di San...

Una decina di migranti in arrivo a San Donà, altri a Musile. Nel basso Piave sono previsti i primi arrivi ventilati dalla Prefettura e finora mai confermati ufficialmente. Intanto il Comune di San Donà ha fatto sapere che è stata scongiurata l’ipotesi di sistemarli nella palestra del liceo scientifico Galilei: saranno mandati all’ex casa paterna di via Calnova, ora di proprietà della casa di riposo Monumento ai Caduti che vi deve realizzare la nuova Rsa, residenza sanitaria assistita della città. Il Comune ha evitato di occupare la palestra di proprietà provinciale, ipotesi che avrebbe creato non pochi disagi agli studenti e sollevato nuove accese polemiche. Sistemate le brande, i primi 10 migranti sono dunque attesi addirittura nelle prossime ore. Tre o quattro anche a Musile, nonostante le rimostranze dell’ex sindaco, Gianluca Forcolin, che ha firmato l’ordinanza “anti-profughi” che impone certificato di buona salute all’ingresso nel suo Comune, potrebbero giungere alla destra del Piave.

Intanto a Eraclea, la Lega con il segretario Giovanni Burato chiede lumi sul numero esatto di migranti ospitati, adombra querele, si oppone alla scelta della ex caserma di Ca’ Turcata quale centro permanente. (g.ca.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia