“I am a refugee”, in Piazza San Marco la performance poetica per l’accoglienza

Ad averla realizzata il collettivo artistico Food for war, per sfidare i pregiudizi sulla migrazione e l’identità

La performance in Piazza San Marco
La performance in Piazza San Marco

Una scritta, “I am a refugee”, dalle grandi lettere bianche, tridimensionali, è comparsa sabato mattina in Piazza San Marco. Ad averla realizzata è stato il collettivo artistico Food of War in collaborazione con la fondazione Art Connection e Refugees Welcome Italia, nell’ambito del progetto Journey of labels, presentato nei giorni scorsi alla Biennale d’Arte per sfidare i pregiudizi sulla migrazione e l’identità in un mondo in costante cambiamento.

Il significato

Refugees Welcome Italia, partner in questo progetto in occasione della Biennale di Venezia, è un'associazione che propone un modello diffuso di accoglienza in famiglia e di mentoring per persone in uscita dai centri di accoglienza che rischiano di trovarsi in situazioni di emarginazione. RWI vuole facilitare l’inclusione sociale delle persone rifugiate attraverso la costruzione di una comunità accogliente.

Già lo scorso 17 aprile, alcune persone rifugiate e migranti sono state protagoniste di una performance di poesia all’aperto, sempre in occasione della Biennale, attraverso la quale hanno raccontato la loro personale esperienza migratoria.

Il collettivo 

Il collettivo no-profit Food of War è stato fondato nel dicembre 2010 come iniziativa internazionale multidisciplinare, che riunisce artisti, creativi e individui con interessi, conoscenze e domande diverse. Si concentra sull'esplorazione della relazione tra cibo e conflitto attraverso la lente della creatività e della stimolazione sensoriale. Il collettivo produce mostre di punta ed eventi di coinvolgimento della comunità che creano ponti tra arte, istituzioni e comunità.

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