Hepic, il battello all'idrogeno Made in Venice che piace ai giapponesi

Il prototipo è firmato Alilaguna e Vizianello, supportato dall'Hydrogen Park di Porto Marghera e la città di Tokyo lo sta studiando per le olimpiadi del 2020
La scheda tecnica di Hepic, terza generazione di battelli ad idrogeno
La scheda tecnica di Hepic, terza generazione di battelli ad idrogeno

VENEZIA. Zero emissioni, alimentato con energie rinnovabili: un progetto di battello ad idrogeno c'è già, tutto "Made in Venice" e ci stanno lavorando da tempo Alilaguna e i cantieri Vizianello  -  che hanno elaborato il progetto - insieme al'Hydrogen Park di Porto Marghera.

Si tratta di Hepic, che promette di rivoluzionare il trasporto pubblico a Venezia e sul quale hanno messo gli occhi i giapponesi per le Olimpiadi 2020: gli stessi giapponesi che ora, con Toyota, che ora hanno siglato un accordo in senso inverso con il Comune di Venezia, perché sia il colosso nipponico a presentare un piano di mobilità ad idrogeno (combinata, acqua e terra) con Venezia come terreno sperimentale.

Il prototipo di Hepic è già in via di realizzazione dagli ingegneri e specialisti di Fusina e dopo la presentazione di novembre, se ne è parlato anche all'inizio di marzo in un nuovo incontro al Vega, che ha ospitato la  terza riunione plenaria del Gruppi di lavoro di "Mobilità Idrogeno Italia", iniziativa promossa dai principali operatori italiani del settore con l'obiettivo di elaborare il Piano nazionale per la realizzazione dell'infrastruttura di distribuzione dell'idrogeno, a servizio della mobilità su gomma e dei trasporti in acque interne: il board di Mobilità Idrogeno Itala è presieduto da Alberto Dossi, Presidente del Gruppo Sapio, principale produttore di gas tecnici, presente a Marghera con un grande impianto. Il Piano nazionale per l'idrogeno verrà presentato nei prossimi mesi ai Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture, in tempo utile per l'invio alla Commissione Europea, secondo la road map prevista dalla Direttiva comunitaria 94 dell'ottobre 2014.

L'incontro di novembre con Chiyo Ikeda, del governo metropolitano di Tokyo, ha riguardato proprio la possibile collaborazione per esportare nel villaggio olimpico 2020 il nuovo battello a zer oemissioni.

"Energia" è il battello ibrido a motore elettrico e a gasolio della flotta Alilaguna
"Energia" è il battello ibrido a motore elettrico e a gasolio della flotta Alilaguna

Del resto, Alilaguna ha da tempo in servizio un battello ibrido - con motore a gasolio ed elettrico - che utilizza sulla sua linea per l'aeroporto.

Il prototipo. Il nuovo vaporetto ad idrogeno, terza generazione di imbarcazioni sperimentali dopo quelle con motore bimodale elettrico e diesel in parallelo e quindi in serie, consentirebbe per la prima volta di coprire anche la tratta centro storico – aeroporto senza attivare lo switch che dia la priorità al gasolio, e quindi senza emissioni inquinanti. Il prototipo in costruzione nei cantieri Vizianello richiederebbe 1,5 milioni per la produzione, di cui un milione a carico di palazzo Balbi. La Regione, però, dopo aver ridotto la prima tranche di pagamenti da 330mila euro a 180mila e aver rimandato il termine ultimo per il completamento al prossimo 30 giugno (salva ulteriore proroga), ad oggi deve ancora muovere un centesimo.
«Speriamo che la prima quota possa arrivare entro fine anno» auspica l'amministratore delegato di Alilaguna, Fabio Sacco, «In ogni caso i lavori procedono, grazie alla fiducia dei privati e all'impegno di tutti. La nostra speranza resta quella di concludere a giugno, anche perché prima di vedere il mezzo in acqua, tra permessi e burocrazia, dovrebbero passare almeno altri due mesi». Qui le schede tecniche del progetto

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