Guerra per i parcheggi, Save sconfitta
Il Tar ha annullato i contratti per la gestione di 5.800 posti auto a Tessera e 500 a Treviso: serviva una gara pubblica

GIORNALISTA: Carrai.AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Università Ca' Foscari Mestre.DESCRIZIONE: Top 500, le imprese di Venezia e provincia - nella foto Enrico Marchi, SAVE spa
Annullati i contratti con cui Save ha assegnato fino al 2028 la gestione dei parcheggi all’interno del sedime demaniale aeroportuale di Tessera - 5.800 posti auto - e di Treviso - oltre 500 posti - alla società controllata “Marco Polo Parks srl”. Nella guerra dei parcheggi, la sentenza del Tar Veneto pubblicata ieri segna un punto a favore delle società che gestiscono le aree di sosta fuori dal perimetro aeroportuale. «Chiederemo che la sentenza venga eseguita e sia bandita la gara secondo il principio di legalità» fanno sapere le società “Venezia Marco Polo Parking srl”, “Velma srl” e “Security Park srl”che hanno presentato il ricorso, con l’avvocato Massimo Carlin, contro Save ed Enac, e hanno ottenuto il pronunciamento favorevole dei giudici del tribunale amministrativo con l’annullamento della subconcessione del 31 luglio 2009 e l’aggiunta del 25 agosto 2016.
Il ricorso ha avuto origine nella primavera dello scorso anno quando la società “Venezia Marco Polo Parking srl” aveva presentato richiesta a Save per capire se la gestione dei parcheggi all’interno del sedime demaniale aeroportuale del Marco Polo e del Canova a Treviso fosse stata assegnata alla “Marco Polo Parks srl” con una gara e se a questa gara fossero state ammesse altre ditte oltre alla controllata di Save al 100 per cento. Save aveva chiarito «di aver affidato “legittimamente” la gestione dei parcheggi dell’aeroporto alla “Marco Polo Park srl”, società unipersonale interamente controllata da Save “a mente del principio dell’
in house providing
”. È così che al centro del ricorso al Tar finiscono le cosiddette “occasioni di guadagno”, secondo lo stesso principio che regola la gestione demaniale delle spiagge: essendo la proprietà del sedime aeroportuale in capo al Demanio - e quindi pubblica - le “occasioni di guadagno” legate allo sfruttamento economico di quell’area devono essere consentite a tutti i soggetti potenzialmente interessati attraverso l’indizione di una gara pubblica.
Nella sentenza, i giudici del Tar accolgono la domanda di annullamento dei due contratti sottolineando «l’assoggettamento dell’attività di parcheggio svolta sul sedime aeroportuale alle regole dell’evidenza pubblica» e poi ancora «l’insussistenza, nella fattispecie in esame, dei presupposti dell’
in house providing
quale schema organizzativo che consente, in via del tutto eccezionale, di derogare all’evidenza pubblica». Save, dunque, nella gestione di attività su aree demaniali deve adottare le regole della pubblica amministrazione, procedendo alle assegnazioni con gara.
La sentenza ha sancito che “Marco Polo Park srl” non ha titolo nella gestione dei parcheggi interni all’area dell’aeroporto e che si debba procedere con una gara pubblica secondo le normative nazionali ed europee.
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