Guasto a una linea del forno crematorio Fumo nero a Spinea

SPINEA
Una densa nuvola nera proveniente dal forno crematorio ha messo in apprensione i residenti di Spinea ieri mattina. Per fortuna, nulla di grave ma ancora una volta, così come già successo poche settimane fa, ad essere messa in discussione è la sicurezza della zona, assieme all’età avanzata dei forni stessi, messi a regime causa Covid con una frequenza decisamente maggior e rispetto al passato.
Ieri mattina, poco dopo le 8.30, un guasto alla linea 2 dell’impianto crematorio di Spinea ha causato una fuoriuscita di un denso fumo nerastro per circa cinque minuti. Il problema, come ha spiegato Veritas, si è registrato al termine di una cremazione ed è stato di esclusiva natura tecnica, senza che fosse diffusa nell’aria alcuna sostanza inquinante o pericolosa.
Sul luogo era già presente la ditta incaricata della manutenzione degli impianti per interventi previsti su altre attrezzature, e la linea interessata al guasto è stata subito messa fuori esercizio per i controlli e per le verifiche sulle cause dell’anomalia.
In giornata si è potuta subito verificare la natura puramente tecnica del guasto (la rottura di un fusibile), con il completo ripristino previsto in tempi brevi. «Un problema che si potrebbe verificare in qualsiasi macchinario» spiegano da Veritas «dovuto all’età dell’impianto e non a problemi di eccessivo lavoro dello stesso. Peraltro, attualmente, dopo un periodo di impegno veramente straordinario, le cremazioni effettuate a Spinea sono tornate al livello del passato, se non in diminuzione». —
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