Groupon ribatte all’Ordine «Da noi concorrenza leale»

«I tempi sono cambiati: speriamo che le convocazioni dei singoli medici all’Ordine siano utili per fare chiarezza sull’argomento». La società Groupon replica al presidente dei medici veneziani,...

«I tempi sono cambiati: speriamo che le convocazioni dei singoli medici all’Ordine siano utili per fare chiarezza sull’argomento».

La società Groupon replica al presidente dei medici veneziani, Maurizio Scassola, il quale ha cominciato a convocare i medici che utilizzano Groupon come strumento per offrire e promuovere visite a prezzi stracciati. Gli ultimi casi a Mestre: check up medico completo con analisi del sangue e del metabolismo a 39 euro anziché 140 e una visita odontoiatrica a 29 anziché 90. «Da parecchi mesi rispondiamo alle accuse mosse dall’Ordine dei Medici di svendere visite in ambito sanitario. Indubbiamente le nostre proposte hanno prezzi vantaggiosi per l’utente; si tratta infatti di promozioni valide solo per 24 ore, offerte da professionisti regolarmente iscritti all’Albo nazionale dei Medici. Il prezzo è basso proprio perché il medico o il dentista – dice Groupon in una nota – decide di proporre una visita o un trattamento per avvicinare nuovi pazienti e farsi conoscere a livello locale. La maggior parte delle nostre offerte si riferisce a visite preventive che prevedono margini di riduzione dei costi. Ricordiamo che Groupon agisce nel rispetto della legge. Il Decreto Bersani ha infatti abolito i tariffari minimi aprendo quindi il mercato dei professionisti a nuove opportunità». D’altro canto va ribadito che il presidente Scassola ha precisato che i medici saranno convocati, non per essere richiamati o sanzionati, ma per un confronto sull’opportunità di usare strumenti come Groupon.

Giuseppe Marcon, docente di economia a Ca’ Foscari, ha affidato ad un suo studente proprio una tesi sui servizi sanitari low cost. Cosa è emerso? «Ciò che emerge è che anche nell’ambito delle prestazioni sanitarie c’è spazio per il low cost. Diverse ricerche dimostrano che, centri che usano le strutture in modo più appropriato, possono offrire servizi a costi ridotti senza per questo compromettere la qualità. Negli ultimi dieci anni categorie professionali come quelle dei dentisti hanno mantenuto, a differenza di molti dipendenti pubblici, redditi elevati perché il costo delle prestazioni è rimasto elevato. Ora il mercato si sta aprendo». Ma se è vero che la concorrenza fa bene alle tasche dei consumatori, è sempre meglio stare attenti. «Informarsi bene sullo strutture low cost è fondamentale – aggiunge Marcon – perché a volte accade invece che alla qualità tecnica venga sostituita la qualità apparente». Prende le forme di un dentista bello, buono e gentile, che quando apri la bocca ti “trapana” il dente sbagliato.(f.fur.)

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