Grossi furti di cereali al terminal di Marghera: assolti i nove imputati al processo

Dipendenti del molo, società concorrenti, guardie, camionisti erano accusati di complicità. Altri 4 avevano patteggiato

MARGHERA. Assolti tutti i nove imputati accusati dalla Procura degli imponenti furti di cereali messi a segno a danno dal magazzino della Terminal Rinfuse Italia, lungo il Molo B del porto commerciale di Marghera: così ha stabilito il giudice Stefano Manduzio, che ha mandato liberi gli imputati a giudizio “per non aver commesso il fatto”. Altri quattro indagati avevano scelto di patteggiare la pena ed evitare il processo.

I fatti risalgono ormai molto lontano nel tempo, all’estate del 2009, quando dal Terminal erano scomparsi almeno cinque carichi di sfarinati e granaglie di cereali. Secondo la Procura - allertata proprio su esposto del Terminal, che si era rivolto ad un investigatore privato per venire a capo della vicenda - tredici tra trasportatori, guardie giurate, spedizionieri, titolari di aziende si sarebbero organizzati per mettere a segno i furti.

Semplice il trucco adottato, secondo l’accusa: evitare la “pesa” del camion, grazie alla complicità di chi avrebbe dovuto vigilare sull’entrata e uscita della merce. Il carico così “spariva”, per essere poi dirottato nei piazzali delle ditte compiacenti.

Un fascicolo passato di mano in mano, con il susseguirsi di diversi pm, fino alla decisione della Procura di citare direttamente a giudizio gli indagati, convinta di avere in mano tutte le prove per ottenere una condanna. Ma così non è stato.

Il giudice Manduzio ha, infatti, assolto Gianni Vallotto (dipendente del Terminal Rinfuse Italia, difeso dall’avvocato Daniele Vianello), Radames Piran, titolare della Nuova Bordenza di Mestre (avvocati Impellizzeri e Rampinelli), Andrea Corrò di Borgiago (dipendente dele Terminal Rinfuse, difeso dall’avvocato Grillo), Matteo Visentin di Scorzè (anche lui dipendente del terminal, avvocato Boscolo); Federico Zambon, proprietario di un autotreno residente a Favaro (avvocato Andrea Zambon); Cristiano Scarpa (dipendente Sagem Venezia, avvocati Galli e Rampinelli); Tiziano Pavan, spedizioniere delle Viglienzione Adriatica, residente a Martellago (avvocato Rampinelli); Roberto Scroccaro di Favaro, titolare della Agriverde (avvocato Pietramala); e Simone Zanotto (conducente di tir, residente a Quarto d’Altino, avvocato Zambon). In passato avevano patteggiato la pena tre dipendenti del Terminal e una guardia giurata chiamata a presidiare il varco uscita mezzi. —


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