Grazie alla profilassi, i pappagalli tornano a regalare un sorriso ai ragazzi disabili

mira

Grazie al vaccino i pappagalli ritornano a regalare un sorriso ai ragazzi con disabilità. Già perché, oltre alla protezione degli anziani, delle categorie essenziali e delle persone fragili, c’è anche una fetta di volontariato che, grazie alla campagna vaccinale, ha potuto riprendere le attività di sostegno per chi sta vivendo questi mesi di pandemia in mezzo a difficoltà e limitazioni. È il caso dell’associazione Voliamo Esagerare di Katia Danieli. Con sede a Fossalta di Piave, nei giorni scorsi ha fatto visita alla Residenza Disabili Suor Armanda, gestita dalla cooperativa Socioculturale S.C.S. di Mira. E lo ha fatto in compagnia di Blu, un bell’esemplare di pappagallo Ara–Ararauna dai classici colori gialloblu. Con 12 esemplari che vivono in libertà nella sede, l’associazione è la prima in Italia ad occuparsi di progetti proprio con i pappagalli. Non si tratta di pet therapy, dato che l’animale non rientra per il momento tra le linee guida dell’Istituto Zooprofilattico, quanto piuttosto di laboratori ludico–ricreativi nelle scuole, nelle case di riposo o per le persone con difficoltà. Tutto, però, era stato sospeso nel giugno di un anno fa proprio per colpa della pandemia. Ora, però, le due volontarie che si occupano dei laboratori hanno ricevuto la vaccinazione anti Covid, e così le attività sono ripartite. «Questo ci ha permesso di tornare nelle strutture e di farlo nella massima tranquillità», spiega Katia Danieli. Così, nei giorni scorsi, la sorpresa e l’emozione nel centro per disabili di Mira è stata forte. Come racconta la responsabile del progetto, Blu è andato sulle spalle dei presenti riuscendo a interagire con tutti. «I benefici di questa attività? Lo stupore», risponde Danieli. «Se una persona ha difficoltà relazionali, anche solo vedere una festa di colori con le ali regala stupore. Poi, la meraviglia e la curiosità di vedere un animale di questo tipo con cui si riesce a interagire. Ad esempio, un ragazzo non vedente ha iniziato a muoversi ed emozionarsi al solo tocco delle piume. Oppure una donna, con uno stato avanzato di Sla, si è destata quando ha visto il pappagallo muoversi. E poi il contatto fisico con un animale così particolare e così fragile che si avvicina molto cautamente, che osserva». Tra le restrizioni, l’associazione si sta già organizzando per i campi estivi a fine giugno da proporre ai bambini, con attività ludico-ricreative per imparare l’uso della ceramica o il giardinaggio, ma anche ad accudire i pappagalli. —



© RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia