Grande villa in fiamme bruciata dal proprietario

VENEZIA. Notte di paura e lungo lavoro per i vigili del fuoco a Sant’Erasmo, laguna nord di Venezia. Erano da poco passate le 2 quando il pilota di un vaporetto dell’Actv ha notato, in lontananza, delle alte fiamme levarsi verso il cielo. Il dipendente Actv ha capito subìto che si trattava di un incendio di vaste proporzioni e ha immediatamente avvisato il 115.
Si trattava dell’abitazione di M.A., 69 anni. Una casa a due piani di un certo pregio, con una dozzina di stanze, un ampio giardino e una pertinenza più simile a una dependance che a un capanno degli attrezzi. Di tutto questo, ieri mattina, al termine dell’intervento dei vigili del fuoco, restava ben poco.
Stando alla prima ricostruzione degli eventi da parte dei vigili del fuoco di Venezia e delle volanti della polizia inviate dalla Questura sembra che ad appiccare il fuoco all’abitazione, situata nella zona di canale Passaora, vicino all’approdo Actv, sia stato lo stesso proprietario. L’uomo, già in cura per problemi di depressione, probabilmente voleva farla finita e non lasciare nulla dietro di sè, distruggendo tutto quello che aveva.
Il fuoco sarebbe infatti stato appiccato in tre punti diversi, in modo da essere certo che della dimora non restasse alcunchè. Alla polizia è toccato il compito, poi, di disinnescare una sorta di “bomba artigianale” che l’uomo aveva preparato: una pentola a pressione riempita di liquido infiammabile che, per fortuna, all’arrivo delle forze dell’ordine non era esplosa.
Non sono ancora chiari i motivi del gesto. Quel che è certo è che le fiamme hanno quasi completamente distrutto l’immobile. Delle 12 stanze, in una delle quali c’era anche un biliardo, si è salvato ben poco: il tetto e parte del solaio. L’edificio è attualmente inagibile e necessiterà di una ristrutturazione complessiva per tornare a essere abitato.
In fiamme sono finiti anche due capanni adiacenti utilizzati per il ricovero degli attrezzi.
Per avere ragione delle fiamme i pompieri hanno lavorato tutta la notte, fino alla tarda mattinata di ieri.
Alla squadra di pompieri veneziani si è aggiunta anche una partenza della caserma di Mestre. E tra i vigili del fuoco del turno notturno c’è stato chi, anzichè concludere il lavoro alle 8 come avrebbe potuto, ha fatto gli straordinari per completare lo spegnimento degli ultimi focolai e garantire la messa in sicurezza dell’area.
Il proprietario è stato messo in salvo proprio grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine del 115.
Per le sue precarie condizioni di salute attualmente si trova ricoverato in ospedale, nel reparto di Psichiatria.
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