«Granaio, la cappella va riaperta»

CHIOGGIA. La riapertura della cappella del Granaio, invocata da alcuni cittadini, potrebbe non essere possibile. Il progetto di ristrutturazione del palazzo, già approvato dalla Soprintendenza, prevede infatti la definitiva destinazione del sito a celle frigorifere a servizio della pescheria. L'edificio in questione, risalente al 1322, è il più antico della città e aveva originariamente la funzione di conservare il grano. Al piano terra, nel 1525, fu ricavata una cappellina. Fino a vent'anni fa la chiesetta era liberamente visitabile. Dopo venne chiusa e mai più aperta. Nel dicembre 2001, all'interno del sacello fu collocata una cella frigo a servizio della pescheria. Alcuni cittadini hanno recentemente chiesto la riapertura della cappella, sicuri della valenza storico culturale del sito. A breve, però, partirà il tanto atteso intervento di ristrutturazione del palazzo, al fine di aprirvi una pinacoteca. Al pianterreno il progetto attuale prevede la destinazione definitiva della cappellina a celle frigo. Per i nostalgici resta solo la speranza di un ripensamento. (a.var.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia