Gran Viale, bloccato il taglio alberi

Approvata la variante al progetto per le opere di urbanizzazione e arredo urbano di Gran Viale Santa Maria Elisabetta.
Ieri il commissario Vittorio Zappalorto ha messo la parole fine a una vicenda che proseguiva da quasi un anno, e cioè da quando lui stesso era intervenuto bloccando il taglio di tutti gli alberi del Gran Viale a seguito delle manifestazioni fatte dai cittadini contro quella eventualità.
La decisione era nell’aria, e soprattutto Insula la attendeva per poter andare avanti senza più interruzioni nei cantieri che devono interessare la principale strada del Lido. Da quel che è stato comunicato ieri dal Comune, di fatto, quella che emerge è una vittoria da parte degli ambientalisti, poiché non verranno eliminati tutti gli alberi ma solo quelli morti o malati e in particolare situazione di sofferenza. Ora bisognerà però capire quanti sono quelli effettivamente malati o meno. L’obiettivo principale della variante approvata è la tutela e salvaguarda del maggior numero di alberi lungo il Gran Viale. Si andranno pertanto ad abbattere esclusivamente le piante morte oppure quelle in tale situazione di sofferenza per cui sia impossibile un intervento di recupero.
Il progetto di intervento al Lido che prevedeva il taglio degli alberi era stato approvato in preliminare nel 2008, poi aggiornato nel 2011, mentre nel 2012 era stato approvato il progetto definitivo, con una variante arrivata nell’aprile di un anno fa. Nel luglio scorso la Direzione lavori pubblici del Comune aveva richiesto a Insula un’attenta rivisitazione del progetto approvato, che tenesse maggiormente conto della necessità di salvaguardare le alberature esistenti. Da qui la nuova variante al progetto, approvata ieri da Zappalorto.
Il presidente di Insula, Giampaolo Sprocati, ha tirato ieri un sospiro di sollievo: «Finalmente adesso potremo procedere con i lavori. Si vedrà ora tecnicamente come fare, ma vorrei che fosse chiaro che non è Insula che taglia gli alberi, quello è un lavoro che svolge il Comune in base al fatto che siano malati o meno. Sicuramente sono molti gli interventi che si devono ancora fare sul Gran Viale, ma almeno adesso si potrà pianificare tutto con, mi auguro, tempistiche più sicure».
Dalla sponda ambientalista, Salvatore Lihard osserva: «Questa variante approvata la vediamo come una vittoria parziale grazie alla mobilitazione dei cittadini. Il problema però è complessivo, non solo legato ad abbatti- mento degli alberi ed eliminazione delle siepi, ma alla oscenità del progetto che ha stuprato piazzale Santa Maria Elisabetta e quel che già si vede del Gran Viale. Sono stati spesi milioni di euro in modo inutile per un progetto che non piace alla gente e neppure ai docenti di architettura, non lo diciamo solo noi. Non vogliamo un’altra pista aeroportuale come quella già costruita a Malamocco e che ha deturpato il rio Terà del borgo antico».
Simone Bianchi
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