Gli carpiscono l’identità Un altro truffato su Ebay

CHIOGGIA. La truffa on line organizzata dal sedicente avvocato chioggiotto 37enne A.P. su cui stanno indagando le polizie postali di Veneto, Piemonte e Val D'Aosta ha fatto vittime anche a Chioggia e...
PONTEDERA (PISA) 2005052720081109 20050524 - PONTEDERA - PISA - CRO - PEDOPORNOGRAFIA: SITO WEB SEGRETO,186 INDAGATI IN 16 REGIONI. Un agente della Polizia di Stato controlla al computer alcuni siti internet, oggi a Pontedera, in provincia di Pisa. Scaricavano da un sito Internet 'segreto', non presente nei motori di ricerca web e al quale si poteva avere accesso soltanto con una password, filmati con bambine di eta' compresa tra i 4 e gli 8 anni vittime di abusi sessuali e sevizie. E' l'accusa contestata a 186 indagati in 16 regione italiane nei confronti dei quali sono in corso perquisizioni compiute da polizia postale, carabinieri e guardia di finanza nell'ambito di una vasta operazione contro la pedofilia e la pedopornografia...FRANCO SILVI - ANSA - KRZ - Suicida un indagato - Un poliziotto mentre controlla un sito Un poliziotto controlla un sito sul web (FRANCO SILVI/ )
PONTEDERA (PISA) 2005052720081109 20050524 - PONTEDERA - PISA - CRO - PEDOPORNOGRAFIA: SITO WEB SEGRETO,186 INDAGATI IN 16 REGIONI. Un agente della Polizia di Stato controlla al computer alcuni siti internet, oggi a Pontedera, in provincia di Pisa. Scaricavano da un sito Internet 'segreto', non presente nei motori di ricerca web e al quale si poteva avere accesso soltanto con una password, filmati con bambine di eta' compresa tra i 4 e gli 8 anni vittime di abusi sessuali e sevizie. E' l'accusa contestata a 186 indagati in 16 regione italiane nei confronti dei quali sono in corso perquisizioni compiute da polizia postale, carabinieri e guardia di finanza nell'ambito di una vasta operazione contro la pedofilia e la pedopornografia...FRANCO SILVI - ANSA - KRZ - Suicida un indagato - Un poliziotto mentre controlla un sito Un poliziotto controlla un sito sul web (FRANCO SILVI/ )

CHIOGGIA. La truffa on line organizzata dal sedicente avvocato chioggiotto 37enne A.P. su cui stanno indagando le polizie postali di Veneto, Piemonte e Val D'Aosta ha fatto vittime anche a Chioggia e ora qualcuna di queste vittime inizia a parlare. A.P. “mente” di tutto l'imbroglio, reclutava, tramite annunci su Internet, venditori che venivano convinti (in cambio di una provvigione e la promessa di futura assunzione) ad aprire una posizione Ebay per vendere i prodotti che lui diceva di trattare (per lo più oggetti elettronici ed elettrodomestici). Gli acquirenti pagavano ad A.P. i prodotti proposti dai venditori, ma non li ricevevano mai. E neppure i venditori vedevano le provvigioni promesse. Un meccanismo che permetteva ingenti guadagni (almeno 100 mila euro accertati, ma potrebbero essere molti di più) e in cui A.P. era totalmente ignoto agli acquirenti e noto con nomi fittizi ai venditori. Questi ultimi, poi, sono stati presi tra due fuochi: gli acquirenti che rivolevano i soldi e il conto da pagare a Ebay. Ma se ogni acquirente era stato truffato di 100-200 euro, ogni venditore si trovava a doverne restituire 10 o 12 mila a tutti i suoi clienti. Ancora peggio è andata a un giovane chioggiotto che, lo scorso dicembre, è stato contattato da un milanese che lo chiamava in causa come titolare della ditta Tacnofase, iscritta alla Camera di commercio di Milano, e che era stata usata da A.P. come finta fornitrice di elettrodomestici: dunque un riferimento per molti venditori. Il giovane ha raccontato la sua storia nel blog “chioggiaazzzurra”, spiegando di essere caduto dalle nuvole quando ha saputo della truffa. Lui, quella ditta, non la conosceva e, ovviamente, non l'aveva mai aperta. E, per dimostrare la sua buona fede, si è recato sporgere denuncia assieme alla persona che lo aveva cercato, alla polizia postale di Mestre. Dunque sembra che qualcuno avesse carpito la sua identità per creare un'azienda fantasma da inserire nel meccanismo della truffa. Un meccanismo che qualcuno aveva assimilato talmente bene da lanciare la parola d'ordine «Io non sono io» in un forum (tecnofase.blogfree.net) dove presunti venditori si consigliavano su come evitare guai penali e tracolli finanziari, ovvero sostenendo che “ignoti” gli avevano rubato l'account su Internet e che loro non avevano venduto nulla a nessuno.

Diego Degan

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