Gli autovelox a San Stino immortalano auto che sfrecciano a 200 all’ora

Il bilancio dei controlli lungo via Morer delle Anime e Riviera Corbolone. Il sindaco De Stefani: «Velocità spaventose per un centro cittadino»

Rosario Padovano
Uno degli autovelox del Comune di San Stino
Uno degli autovelox del Comune di San Stino

Ad oltre duecento chilometri all’ora in centro a San Stino. Emerge dal bilancio dei controlli con gli autovelox effettuati dall’amministrazione comunale.

Nel periodo di attività degli apparecchi - 27 attivazioni ad aprile e 16 a maggio - sono state rilevate 289 violazioni in via Morer delle Anime e 110 in Riviera Corbolone. Nei 4 servizi realizzati con il dispositivo mobile nel mese di maggio, invece, sono state ben 86 le violazioni accertate.

«Le apparecchiature hanno rilevato, quotidianamente, velocità spaventose per un centro cittadino», spiega il sindaco di San Stino, Gianluca De Stefani, «Tali dati confermano la necessità di intervenire con idonei servizi di prevenzione e repressione a tutela dei residenti, degli automobilisti e dell'utenza debole».

Le amministrazioni attendono le nuove indicazioni normative, in quanto in primavera è intervenuto il Decreto 11 aprile 2024 del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dell'Interno, il quale prevede che per l'utilizzo dei dispositivi di rilevazione mobili sia necessario il preventivo decreto prefettizio che ne individui le strade di impiego.

«Per quanto concerne l'individuazione delle strade di impiego, sono in corso appositi tavoli presso la Prefettura di Venezia, mentre per quanto concerne l'aspetto tecnico della approvazione e omologazione del dispositivo, è in fase di discussione alla Camera dei Deputati il disegno di legge sulla riforma del Codice della Strada», conclude il sindaco, «Speriamo che a breve venga definito l’assetto normativo per queste apparecchiature che riteniamo fondamentali strumenti di deterrenza verso i guidatori indisciplinati, per cercare di diminuire gli incidenti sulle nostre strade a causa dell’alta velocità. Non certo per fare cassa».

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