Giallo a Caorle, trovato un pezzo di teschio

Il frammento rinvenuto ieri all’alba sulla spiaggia al Lido di Altanea. La magistratura apre un fascicolo
MORSEGO FGAVAGNIN VALLE ALTANEA SPIAGGIA
MORSEGO FGAVAGNIN VALLE ALTANEA SPIAGGIA

CAORLE. Giallo al Lido di Altanea. È qui, sulla località nuovissima di Caorle che è stata ritrovata ieri mattina all'alba parte di una calotta cranica, appartenente certamente a un essere umano. Impossibile stabilirne il sesso, figurarsi l'identità; almeno in tempi brevi.

Il reperto misterioso è di dubbia provenienza e non si può datare con certezza. Apparterrebbe comunque a una persona morta da un numero di anni non inferiore a 10 e non superiore a 30. Sarebbe stato portato dalle maree, dopo le burrasche di questi giorni. A chi può appartenere? A qualche persona scomparsa da chissà dove. Magari dal vicino Friuli, oppure dalle coste istriane e quindi dai territori di Slovenia o Croazia. I carabinieri della stazione di Caorle, che hanno recuperato il reperto, dovranno chiaramente confrontarsi, qualora fosse richiesto, anche con le autorità slovene e croate, per cercare di capire se il cranio appartiene a una persona scomparsa da quelle parti. Difficile è poi stabilire se ci si trova di fronte a un caso di omicidio o di persona morta per altre circostanze. La Procura di Pordenone, intanto, ha aperto un fascicolo sul ritrovamento. L'allarme è scattato durante le operazioni di pulizia della spiaggia, che solitamente avvengono al mattino presto, tra le 4.30 e le 5.30. Un addetto alle pulizie della spiaggia di Lido di Altanea si è imbattuto, sulla spiaggia, in questo oggetto che inizialmente non sembrava riconoscere. Poi lo ha visto da vicino e si è reso conto che si trattava di ossa. Era proprio un cranio, un frammento di alcuni centimetri. In poco tempo sono stati avvertiti i carabinieri della stazione di Caorle. I militari dell’Arma hanno ascoltato colui che l’ha trovato, e dopo una prima analisi hanno avvertito il capitano Michele Laghi. Da qui il passaggio alla Procura di Pordenone è stato breve. L’autorità giudiziaria ha posto sotto tutela la parte di cranio ritrovata, disponendo accertamenti di carattere scientifico per stabilire se si può risalire al sesso e all’età della persona a cui il teschio appartiene.

È un ritrovamento senza dubbio inquietante. Il gioco delle correnti ha fatto arrivare sin qui il reperto osseo. Da ultimo non si esclude possa essere stato trascinato da un fiume. Lido di Altanea sorge proprio a un paio di chilometri dalla foce del Livenza e a una ventina da quella del Tagliamento. Si sta scandagliando anche la lista degli scomparsi storici del Friuli. (r.p.)

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