Già riaperta la biblioteca della Querini ma restano chiuse quelle dei Musei civici

Da domani anche la Fondazione Querini Stampalia riapre al pubblico le sue collezioni d'arte, le architetture, il giardino ma anche bookshop e caffetteria. L’apertura sarà dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18 su prenotazione per tutti. Ma anche la biblioteca è già aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, su prenotazione, attraverso il portale dell’ “Opac Sbn” di Venezia. È possibile anche la consultazione dello scaffale aperto e lo studio personale con libri propri. Prosegue, secondo modalità consuete, il prestito di libri e la fornitura di documenti in copia digitale. Ma se la biblioteca della Querini – come anche quella della Marciana – è già in funzione, resteranno chiuse invece almeno a fine giugno le biblioteche della Fondazione Musei Civici.
Questo è emerso anche dalla Commissione consiliare che ha discusso – con l’assessore al Bilancio Michele Zuin – l’interrogazione in merito alle chiusure prolungate delle biblioteche presentate dai consiglieri del Partito Democratico. La biblioteca del Museo Correr è specializzata in storia e storia dell’arte in particolare veneta e veneziana . La Biblioteca del Museo di Palazzo Mocenigo è dedicata alla moda e al costume La biblioteca di Casa Goldoni è dedicata al teatro veneto. la Biblioteca del Museo di Storia Naturale è dedicata alle scienze naturali e quella di Ca’ Pesaro, infine,è dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea. Zuin ha chiarito come la biblioteca del Correr sia chiusa da tempo per lavori di ristrutturazione ancora in corso e ha fatto riferimento alla normativa nazionale sul Covid per giustifcare le altre chiusure, protratte appunto fino a giugno.
«Ricordiamo che anche per le zone rosse o arancioni», replica la capogruppo del Pd, Monica Sambo, «le biblioteche sarebbero potute rimanere sempre aperte, ovviamente rispettando regole e protocolli di sicurezza. Ma il Sindaco e la Giunta hanno deciso diversamente (tenendole chiuse addirittura in zona gialla): è chiaro che la scelta di tenere chiuse le biblioteche in questi mesi è una scelta puramente politica, non legata a questioni di sicurezza né alla normativa nazionale, come ha erroneamente dichiarato dall’assessore in risposta all’interrogazione. Altre biblioteche cittadine, infatti, in questi mesi sono rimaste aperte continuando a fornire, anche da remoto nel periodo di lock down totale, i servizi al pubblico. Basti pensare alle biblioteche universitarie, o alla Marciana e la Querini». —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia