Getta a terra il padre 90enne e minaccia la madre col coltello
Due episodi di maltrattamenti in famiglia a Lido e Mestre: figli sotto effetto di droga e alcol picchiano e minacciano genitori novantenni e ottantenni per ottenere denaro. La gip valuta misure cautelari

Arrivano dal Lido e dal centro di Mestre due delle quotidiane storie di violenza e maltrattamenti in famiglia: in questi casi, figli che - sotto l’effetto di droga e alcol - aggrediscono genitori novantenni, esasperati dalle continue richieste di danaro per far fronte alle dipendenze dei figli.
Madri sbattute a terra e trascinate sul ballatoio, padri spinti violentemente sul pavimento tra minacce di morte. Storie brutali, di gravissimo disagio, che nascono dalle dipendenze e da malattie della mente, con problematiche che talvolta andrebbero risolte da comunità terapeutiche più che dalla giustizia.
Un 55enne del Lido non si è presentato all’appuntamento per la posa del braccialetto elettronico, che la giudice Benedetta Vitolo aveva deciso come misura cautelare dopo l’ennesima aggressione - con richiesta di soldi - agli anziani genitori, il 28 luglio. Ultimo episodio di una purtroppo lunga serie alimentata dalle dipendenze e da uno stati psichico alterato.
Quel giorno i carabinieri erano intervenuti nell’abitazione del centro del Lido, dove era scoppiata una violenta lite: l’uomo voleva soldi per alcol e droga e se l’è presa con gli anziani genitori. Invano il fratello si è frapposto fra lui e loro. Con una spinta violenta ed è caduto a terra il padre 90enne.
I carabinieri hanno accompagnato l’uomo al punto di primo intervento del Lido per una valutazione psicologica e un’eventuale terapia, ma è stato dimesso senza farmaci. Tornato a casa ha colpito il fratello infilandogli un dito nell’occhio e nuovamente spintonando i genitori. Così, dopo l’ennesimo intervento delle forze dell’ordine, la giudice aveva disposto l’allontanamento da casa con braccialetto elettronico: ma l’uomo non si è presentato. Un caso: gli stessi genitori hanno fatto presente che l’uomo dovrebbe essere preso in carico da una comunità e su questo fronte stanno cercando di adoperarsi i legali, Serena e Mandro.
Da Mestre giunge un’altra storia di maltrattamenti in famiglia, alimentati in maniera violenta da droga e l’alcol e sulla quale sarà chiamata ad esprimersi - con una misura cautelare -la stessa gip Vitolo. Un 59enne con numerosi precedenti per maltrattamenti ha minacciato di morte la madre, quando lei - dopo avergli dato 30 euro - si è rifiutata di consegnargli altri 160 euro, che l’uomo sosteneva di dover restituire per saldare un debito o gli avrebbero fatto del male.
Al diniego esasperato della madre 84enne, è seguita una lite violenta. Ad un certo punto l’uomo ha impugnato un coltello della cucina è l’ha puntato al collo della madre, minacciandola di morte e dicendo che poi si sarebbe ucciso lui stesso, per «morire insieme». In un impeto, ha poi rovesciato il tavolo della cucina. La donna è scappata urlando e chiedendo aiuto dal pianerottolo, dove l’ha raggiunta il figlio, trascinandola per la camicia da notte di nuovo in casa.
All’intervento di una Volante è scattato il fermo, mentre la donna è stata accompagnata al pronto soccorso, dove le sono state riscontrate varie contusioni, un taglio al gomito e 12 giorni di prognosi. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, l’uomo - che ha precedenti per detenzione di armi, maltrattamenti, rapina verso la madre - difeso dall’avvocato Alessandro Compagno si è avvalso della facoltà di non rispondere e si è detto molto dispiaciuto, chiedendo scusa. Il pm Piccione ha chiesto la misura cautelare del carcere, la gip dovrà decidere. —
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