Gestione dell’ex base Edeco perde al Tar il ricorso contro il bando

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La Cooperativa Edeco, che ha gestito l’accoglienza dei profughi all’ex base di Conetta, perde al Tar contro la Prefettura e il Viminale. Nel mirino, il bando relativo al lotto 1 - per i servizi amministrativi - del centro di accoglienza, che nei giorni scorsi è stato assegnato dalla Prefettura alla Nova Facility. Edeco, poco dopo che il bando era stato pubblicato, ha sostenuto «di aver eseguito, nel corso del precedente rapporto contrattuale, una serie di lavori concernenti opere infrastrutturali del valore complessivo di circa un milione di euro, non compresi nell’oggetto del precedente affidamento, ma destinati a permanere a vantaggio della successiva gestione». La coop lamentava il fatto che la Prefettura avrebbe dovuto “contabilizzare” questo patrimonio lasciato da Edeco. Di qui l’accusa di «bando lesivo».

Il Viminale, costituitosi in giudizio, ha evidenziato peraltro come Edeco abbia poi presentato l’offerta per il bando. Scrivono i giudici del Tar nella sentenza pubblicata ieri - presidente Stefano Mielli, estensore Mariagiovanna Amorizzo - come «Deve ritenersi che l’amministrazione non abbia inteso considerare all’interno della base d’asta l’importo dei lavori (asseritamente) eseguiti dal procedente gestore. Ciò peraltro non determina alcuna violazione del principio di par condicio tra i partecipanti alla gara». Per il Tar non c’è alcun obbligo a “contabilizzare” i lavori nella gara d’appalto. Di qui la decisione: ricorso inammissibile. —

Ru.B.

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