Gasparini sbarca in Brasile

Mirano. L'azienda che ha raggiunto i 25 milioni di fatturato parte alla conquista del Sudamerica, nuovo stabilimento
Filippo Gasparini
Filippo Gasparini
 MIRANO.
Non c'è solo la crisi. Nel pieno di questa congiuntura economica a Mirano c'è un'azienda che, nonostante l'aria che tira, si permette non solo un ampliamento e un completo rinnovo del reparto produttivo, ma perfino di svilupparsi all'estero, mettendo radici in Sudamerica, aprendo uno stabilimento gemello di quello di Mirano in Brasile che sarà inaugurato a inizio 2011. E' la Gasparini Spa. Da quasi 60 anni produce impianti di profilatura destinati al settore della logistica, delle costruzioni e dell'energia. Oggi l'azienda dà lavoro a 110 dipendenti e negli ultimi 5 anni ha raggiunto i 25 milioni di euro di fatturato, di cui il 70% generato sui mercati internazionali. Con un curriculum del genere, il futuro non può che guardare fuori. L'obiettivo è rafforzare la rete di vendita, già presente oggi in 35 paesi. «Al momento, dopo un periodo difficile, la Germania sta trainando il mercato e il 50% del nostro fatturato di quest'anno deriva da commesse tedesche - spiega il presidente Filippo Gasparini - il nostro obiettivo è comunque internazionalizzare e guardare oltre l'Europa, rafforzando la nostra presenza in quei paesi dove l'economica sta correndo più velocemente, come India, Russia, Cina e Brasile». Senza però rinunciare al territorio, dove anzi un mese fa la Gasparini si è rinnovata, inaugurando un mega capannone da 10 mila metri quadrati. «Il Brasile non rappresenta solo un obbiettivo, ma un mezzo per allargare i nostri orizzonti di crescita - spiega Gasparini - nessun segreto in tutto questo, solo un'attenta analisi delle esigenze del mercato che ormai guarda prevalentemente a quei paesi». E la crisi? «C'è, inutile negarlo - afferma Gasparini - ma proprio per questo è stato necessario spostare le priorità. Tuttavia Mirano rimane per noi l'incrocio principale: la nuova sede di viale Venezia rappresenta proprio un veicolo per poter migliorare le nostre performance operative». (f.d.g.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia