Commette un furto ma doveva essere ai domiciliari: finisce in carcere

Il 21enne in cella dopo essere stato sorpreso a rubare in un negozio in centro storico a Venezia. In quel momento però sarebbe dovuto essere agli arresti domiciliari per una rapina

Carabinieri a piazzale Roma
Carabinieri a piazzale Roma

I carabinieri della stazione di Venezia Santa Croce hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane italiano di 21 anni, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in un’altra provincia.

Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale lagunare, è scaturito dopo che lo stesso ragazzo era stato arrestato in flagranza dai militari dell’Arma per i reati di furto aggravato ed evasione.

L’intervento era stato richiesto da un negoziante del centro storico veneziano, i cui addetti avevano notato un uomo intento ad asportare merce dagli scaffali senza pagarla. Immediatamente giunti sul posto, i carabinieri sono riusciti a rintracciare e bloccare il giovane poco distante dal negozio. La perquisizione personale ha consentito di recuperare la refurtiva che è stata restituita al legittimo proprietario.

Durante le successive verifiche, è emerso che il 21enne era formalmente sottoposto agli arresti domiciliari per una rapina aggravata commessa il 2 maggio, ma di fatto non si era mai presentato presso l’indirizzo stabilito per l’esecuzione della misura cautelare, rendendosi così irreperibile.

Alla luce della reiterazione della condotta criminale – peraltro dello stesso tenore del reato che aveva portato all’adozione dei domiciliari – e della manifesta inosservanza della misura in atto, l’autorità giudiziaria ha disposto il suo aggravamento con la custodia cautelare in carcere.

Il giovane è stato quindi tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia