Funerali in musica per Francesco

Caselle. Domani alle 15 l’addio al violinista morto la notte di Pasqua. «Suona il rock tra le nuvole»

CASELLE. Sarà domani alle 15, nella chiesa parrocchiale di Caselle, l’addio a Francesco Gaggiato, il ventottenne vittima la notte di Pasqua di un tragico schianto sulla via di casa. Un saluto in musica, non poteva essere altrimenti, vista la grande passione che animava il giovane violinista, che tra pochi mesi si sarebbe diplomato al conservatorio di Trieste e che ha trovato la morte in auto, contro un ponticello in cemento di via Rivale, a pochi chilometri dalla casa dei genitori.

Una famiglia, quella dei Gaggiato, già duramente provata da un lutto appena quattro anni e mezzo fa: a morire, sempre sulla strada, fu a 25 anni Andrea, cugino quasi coetaneo di Francesco, residente non lontano, a Vigonza. Uno schianto in moto in piena estate, nel 2010, lo strappò all’affetto dei suoi cari. Il dolore e il lutto che solo da poco la famiglia Gaggiato sembrava aver superato è tornato prepotente la notte di Pasqua, quando tutto era pronto per riunirsi e ritrovarsi a tavola per la festa: Francesco era tornato da Trieste, la sorella maggiore, in dolce attesa, era un motivo di gioia in più. Di notte invece è arrivata la notizia della tragedia.

In questi giorni a Caselle arrivano testimonianze di affetto e cordoglio da parte di un’intera generazione che conosceva o aveva conosciuto Francesco negli anni della scuola. Da Santa Maria di Sala dove risiedeva, da Noale dov’era nato, da Venezia e Trieste dove aveva studiato musica e si stava specializzando, arrivano centinaia di messaggi a cui si aggiungono quelli di tanti sconosciuti, che avevano scoperto e apprezzato Francesco durante le sue esibizioni sul palco. Il talento lo aveva avvicinato all’arte, la sua versatilità lo aveva spinto ad abbracciare molti stili, dal classico al contemporaneo, dal rock al country. Sempre con il suo inseparabile compagno di viaggio, il violino.

«Ho appreso solo oggi che sei volato in cielo», scrive la sua prof di storia della musica, «ricordo la tua simpatia, il tuo sorriso, la tua passione per la musica e il violino. Alla tua famiglia va il mio pensiero e il dolore per la tua improvvisa perdita». «Amico mio, vola e suona tra le nuvole il rock’n’roll e il country che ci faceva ballare tutti», aggiunge un’amica. «Porterò con me il “tuo” Sarasate, le nostre fantasie su come interpretare quel concerto per violino di Mozart, la tua passione per Mendelssohn», cita una compagna di corso, «ma, soprattutto, porterò con me la tua gentilezza, la tua bontà d’animo e il tuo sorriso. Grazie per i momenti di musica vissuti e condivisi insieme».

Filippo De Gaspari

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