Forte Marghera venerdì riapre alla città Cantieri da 5 milioni verso la fase finale

Completamente ricostruito il ponte all’ingresso. I cittadini fino ai primi di marzo non potranno raggiungere la Baia



Forte Marghera riaprirà al pubblico venerdì 21 febbraio. Il portone di accesso al “gioiello” del campo trincerato, spazio pubblico vissuto da almeno 250 mila persone l’anno, era chiuso da inizio anno per i cantieri dei sottoservizi, valore 5 milioni di euro, che dopo la zona della baia e i due viali che attraversano il forte, si sono concentrati sul ponte di accesso al forte militare, diventato proprietà del Comune di Venezia.

A causa dei lavori, coordinati da Insula, braccio delle manutenzioni del Comune di Venezia, l’intera area è stata chiusa ai cittadini. Sono state fermate le attività di ristorazione, gestite dalla cooperativa Controvento, e anche la biblioteca con la sala lettura all’interno del centro studi di valorizzazione delle architetture militari è stata chiusa agli studenti, dal primo gennaio. Ora una data di riapertura ufficiale c’è: il prossimo 21 febbraio si torna a camminare sul ponte di accesso e riaprono i tre ristoranti. Ma i cantieri di Insula non sono ancora finiti e quindi almeno fino ai primi di marzo i visitatori non potranno raggiungere la zona della Baia, percorrendo il viale ancora interessato dai lavori per la posa dei sottoservizi. E per le prime giornate, i furgoni della consegna merci non potranno utilizzare il ponte di accesso, visto che la gettata di nuovo cemento si deve consolidare. Insomma, sarà una riapertura non completa madel resto i lavori non sono ancora del tutto finiti. I cantieri hanno riguardato la realizzazione di una rete fognaria locale di raccolta e convogliamento delle acque reflue prodotte dalle attività insediate nel compendio; una rete fognaria locale di raccolta, convogliamento e scarico delle acque meteoriche; una rete locale di adduzione e distribuzione idrica d’acqua potabile; un sistema di pozzetti e cavidotti interrati a disposizione della futura rete locale di distribuzione dell’energia elettrica; pozzetti e cavidotti interrati per la rete di distribuzione e trasmissione dati (wifi pubblica); un impianto d’illuminazione degli spazi esterni comprensivo delle linee interrate di distribuzione e la manutenzione straordinaria dei percorsi interni, i viali dove migliaia di persone ogni anno passeggiano e trascorrono parte del tempo libero. Nei giorni scorsi è stato varato anche il ponte che collegherà Forte Marghera al campus universitario di via Torino. Struttura in ferro trasportata su chiatta e posata tra le due sponde del Canal Salso vicino al piccolo parcheggio del Forte. La struttura metterà in collegamento il parcheggio di Forte Marghera con il retro del campus universitario di via Torino, creando nuovi percorsi pedonali che saranno molto usati da studenti e lavoratori, sull’asse via Torino- centro di Mestre. Intervento da un milione e mezzo di euro che comprende anche la sistemazione della stradina di accesso al forte e di quella nel pezzo di campagna, a fianco del campo di atletica (anch’esso al centro di lavori di ristrutturazione) e che consente a pedoni e biciclette di arrivare fino a viale San Marco all’altezza della fermata del tram e dell’ingresso al parco di San Giuliano dal ponte strallato. Questi lavori sono il primo passo della riqualificazione del forte.

Altri 7 milioni vanno al restauro delle casermette francesi, finanziati dal Ministero dei beni culturali. Sono il “pezzo forte” della riqualificazione dello spazio che tutti vogliono rimanga pubblico. —



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