Filtri d’amore e finta maga Truffata di 2 mila euro

portogruaro
Per un incantesimo d’amore di una maga argentina ha detto agli inquirenti di aver sborsato duemila euro. La magia non è riuscita e la donna ha denunciato una conoscente, con la quale si era confidata, e sua figlia per truffa. Il caso è approdato in tribunale, ieri mattina, per l’udienza filtro dinanzi al giudice monocratico Eugenio Pergola. Imputate Nicoletta Bergamasco, 58 anni, difesa dall’avvocato Alessandro Borra del foro di Ferrara e Jessica Bozzato, 30 anni, assistita dall’avvocato Federico Battesta, entrambe residenti a Portogruaro. Il pm Andrea Del Missier ha puntualizzato le contestazioni nel capo di imputazione: la donna ha spiegato agli inquirenti che Bergamasco aveva asserito di conoscere una tale Maria, sedicente maga argentina, che con l’uso di candele e rituali avrebbe fatto sì che il suo amato la ricambiasse. La procura è giunta alla conclusione, però, che la fattucchiera non esistesse.
In che cosa sarebbero consistiti i rituali? La donna avrebbe dovuto accendere delle candele colorate e gettarle in corsi d’acqua: a quel punto l’uomo si sarebbe innamorato di lei. Dopo aver bruciato e immerso nell’acqua cinque candele, consegnate, secondo l’accusa, da Bergamasco, non è stato sortito alcun effetto.
La donna ha contattato nell’estate 2018 la figlia della conoscente, che ha un negozio che vende vari prodotti, fra i quali candele. Il pm contesta a Bozzato di aver rassicurato la persona offesa, che pretendeva di avere le ricevute per le dazioni di denaro. La procura ritiene che entrambe le donne abbiano ricavato un ingiusto profitto. L’avvocato Battesta, che difende la figlia, nega invece che la giovane abbia avuto un ruolo nella vicenda: la figlia ha preso anzi le distanze dalle condotte contestate alla madre. La difesa ha sottolineato che non risultano prove delle dazioni di denaro o di prelievi di contanti per tali importi e che in sede di querela la persona offesa ha confessato che si trattava di guadagni in nero. —
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