Film su Bortolozzo, pochi fondi ancora 10 giorni di raccolta in rete

MARGHERA. Sono stati raccolti 3.752 euro per la produzione del cortometraggio animato “El mostro” tramite il sito di crowdfunding Eppela. Rimangono ancora 10 giorni per la raccolta fondi online ed è probabile che l’obbiettivo dei 5 mila euro non sarà raggiunto entro il termine. Quindi, i promotori del film d’animazione sulla vita di Gabriele Bortolozzo e sulle sue lotte per la difesa della salute dei lavoratori del Petrolchimico hanno deciso di organizzare una cena che si terrà l’11 dicembre al ristorante Bagolaro di Forte Marghera. Una parte del ricavato della serata sarà devoluto alla causa del film d’animazione realizzato per non dimenticare la figura dell’operaio che nel 1994 raccolse e consegnò il suo dossier sulle morti dei lavoratori del Petrolchimico all’allora pubblico ministero Felice Casson.
Il magistrato sulla base della documentazione di Bortolozzo iniziò un’inchiesta che portò all’apertura del primo processo alla chimica di Porto Marghera. Purtroppo però il promotore della battaglia per la sicurezza al Petrolchimico non riuscì a vedere nemmeno l’inizio del primo processo perché morì prima, il 12 settembre 1995 in un incidente stradale, mentre percorreva il Terraglio in bicicletta.
Il corto, ora in fase di pre-produzione, sarà presentato proprio il prossimo settembre in occasione del ventennale della morte del pioniere delle lotte per la salute in fabbrica. Ieri pomeriggio, proprio nella sala del Municipio intitolata a Bortolozzo, hanno fatto il punto sull’andamento della campagna di raccolta fondi per “El mostro” il presidente della Municipalità Flavio Dal Corso, il senatore Felice Casson, il sociologo, Gianfranco Bettin, la figlia di Gabriele, Beatrice, e gli autori del cortometraggio: Elisa Pajer, Lucio Schiavon e Cristiano Dorigo.
Oggi con il Petrolchimico quasi totalmente chiuso non c’è il rischio che un titolo come “El mostro” possa sembrare quello di una battaglia di retroguardia? «Non è così», ha risposto Casson, «perché continuano ad esistere altre situazioni in altre parti d’Italia in cui si combatte ancora per la sicurezza sul posto di lavoro. Il messaggio di Bortolozzo è ancora attuale».
«Il mostro è una metafora», ha aggiunto Bettin, «che non è solo riconducibile al Petrolchimico. Inoltre, ricordiamoci che anche se la fabbrica è chiusa, il mostro dorme sotto terra pronto a svegliarsi. Quindi, prima partono le bonifiche e meglio è». «Non vogliamo guardare al passato», ha affermato Schiavon, «ma evidenziare come il messaggio di Bortolozzo sarà sempre attuale finché ci saranno diritti dei lavoratori da difendere. Ieri il problema era la sicurezza, oggi è la precarietà che ha assunto forme paragonabili allo schiavismo».
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