Fiera del rosario in bilico ambulanti in fibrillazione «Se salta protesteremo»

la polemica
Fiera del Rosario, appuntamento mercoledì con la commissione in Prefettura per il via libera finale. Intanto, il Comune di San Donà conferma che la fiera in città ci sarà, il primo fine settimana di ottobre come sempre, da sabato a lunedì. Mercatino dell’antiquariato in piazza Indipendenza, già certo, poi circa 500 bancarelle in città come sempre, quindi il luna park. Bancarelle e luna park sono però ancora sub judice e non vi sono certezze al momento. L’idea del Comune è di riproporre di fatto tutto, eccetto che per la fiera campionaria, che per tempo è stata annullata dalla Confcommercio, quella del fumetto, che è saltata a sua volta visto che non ci sono più i capannoni in via Pralungo. Ed è certa anche la festa della polenta, organizzata dalla Pro loco in piazza Indipendenza la settimana successiva alla fiera del Rosario.
Per la sagra del rosario in città i tempi sono stretti e qualcuno ha già rinunciato. Non ci sarà ad esempio lo stand enogastronomico del Partito Democratico in via Pralungo. I bersaglieri decideranno solo oggi se aprire il tradizionale stand. Gli uffici confermano al momento che la fiera sarà un grande mercato straordinario e raccolgono anche le prenotazioni e i pagamenti. Anzi, dirigenti e impiegati sostengono ci sia grande entusiasmo e addirittura la coda per partecipare. E, assicurano che eventuali somme pagate sarebbero restituite se la fiera dovesse saltare all’ultimo momento. Per il momento, in ogni caso, la fiera è confermata, con distanziamenti, utilizzo delle mascherina negli assembramenti, green pass, ma senza richiederlo agli ingressi e solo con controlli a campione. Gilberto Marcolin esponente del Goia, gruppo organizzato indipendente ambulanti del Veneto e Friuli Venezia Giulia è invece alquanto perplesso.
«Se il Prefetto dicesse di no?» si chiede «Noi non abbiamo nulla di scritto neppure per quanto riguarda i soldi versati dagli ambulanti per i posti. San Donà chiede circa 400 euro agli ambulanti, poi ci sono gli allacciamenti che vanno fatti 15 giorni prima. E non dimentichiamo la merce che deve essere acquistata per tempo. Non vorremmo fosse tutto un gioco per evitare le proteste. Il Prefetto, davanti a un piano di sicurezza, si sarebbe già espresso. Inoltre, quest’anno non è più prevista l’occupazione suolo pubblico e l’hanno chiamata contributo per la manifestazione, che è la stessa cosa. Di fatto non cambia nulla e i soldi vengono chiesti. Ma allora ci devono garantire che l’evento si farà. Un’impiegata comunale ci ha detto che basta presentarci con il pagamento effettuato anche il giorno prima, ma ripeto che non abbiamo nulla di scritto».
«Se la fiera alla fine non ci sarà» conclude «organizzeremo una manifestazione di protesta in piazza». —
Giovanni Cagnassi
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