Fiamme gialle al Casinò, verifiche su un cliente

Giovedì la Guardia di finanza si è presentata contemporaneamente nelle due sedi per acquisire alcuni documenti
Interpress/Mazzega Venezia, 20.09.2016.- Cà Vendramin Calergi sede del Casinò di Venezia
Interpress/Mazzega Venezia, 20.09.2016.- Cà Vendramin Calergi sede del Casinò di Venezia

VENEZIA

Visita della guardia di finanza nelle due sedi del Casinò di Venezia, quella del centro storico, a Ca’ Vendramin Calergi e quella di Mestre, a Ca’ Noghera. Le fiamme gialle si sono presentate giovedì mattina, hanno lavorato per tutto il giorno e fino a sera, per acquisire alcuni documenti nell’ambito di un’indagine - stando a quanto si apprende - su almeno un giocatore residente nel Veronese che frequenta spesso la casa da gioco di Venezia. Giovedì mattina i finanzieri, vestiti con abiti borghesi, si sono presentati contemporaneamente nelle due sedi e hanno fatto chiamare i vertici della casa da gioco, il presidente del consiglio di amministrazione, Maurizio Salvalaio, il direttore generale Alessandro Cattarossi e anche il direttore dell’area Giochi, Matteo Santini. I vertici della società, rispondendo alle richieste delle fiamme gialle, hanno messo a disposizione tutto il materiale richiesto. In particolare le verifiche dei finanzieri scaligeri avrebbero riguardato alcuni assegni cambiati da un cliente per poter giocare ai tavoli.

Un elemento questo che, qualora venisse confermato, starebbe a significare che i controlli hanno riguardato almeno un cliente abituale. In entrambe le sedi del Casinò infatti è prassi cambiare gli assegni - che spesso riguardano somme molto elevate - ma solo ai clienti abituali, o comunque conosciuti e dei quali la società sa che può fidarsi, quanto meno dal punto di vista della solvibilità. E’ già capitato in passato che, per verifiche su alcuni clienti, le fiamme gialle abbiamo fatto visita al Casinò, chiedendo di poter accedere ad alcuni documenti ma questa volta l’intervento combinato e contemporaneo in entrambe le sedi non è certo passato inosservato, nonostante i finanzieri fossero in borghese, tra i tanti dipendenti della casa da gioco, che hanno cominciato a interrogarsi sui motivi della visita. «Non c’è nulla di cui preoccuparsi», dice l’assessore al Bilancio, Michele Zuin, che segue anche la partita del Casinò e che, il giorno stesso della “visita” è stato informato della presenza dei finanzieri. «Le verifiche della guardia di finanza hanno riguardato la clientela e non l’attività della casa da gioco», aggiunge Zuin, «sono verifiche sulle quali il Casinò è sempre disponibile a collaborare con le forze dell’ordine». —



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