«Fermate l’apertura alle auto di via Costa»
«Ai più appare incomprensibile la scelta di questa amministrazione comunale di “aprire” via Costa. Soprattutto dopo la riqualificazione urbana che il Comune ha effettuato migliorando e sistemando l’ar...

Agenzia Candussi giornalista Chiarin. Via Costa Mestre. nella foto il cantiere all'angolo tra via Costa, Via Olivi e via Capuccina.
«Ai più appare incomprensibile la scelta di questa amministrazione comunale di “aprire” via Costa. Soprattutto dopo la riqualificazione urbana che il Comune ha effettuato migliorando e sistemando l’arredo delle vie Mestrina, Ca’ Savorgnan e Costa rendendole un’isola pedonale molto apprezzata dai nostri concittadini». Giacomo Millino, delegato all’Urbanistica, Mobilità, Viabilità e consigliere Pd della Municipalità di Mestre-Carpenedo si schiera al fianco dei cittadini che protestano contro il progetto, a detta dell’assessore Renato Boraso «sperimentale», che prevede di creare un collegamento per le auto verso il park Costa trasformando da percorso pedonale a corsia a senso unico aperta alle auto l’angolo tra via Olivi e via Cappuccina, un varco a fianco della chiesa dei Cappuccini. Idea che non piace neanche a tanti commercianti oltre ai residenti.
«Già quando in Municipalità avevamo iniziato a vedere i progetti del nuovo park di via Costa e anche con l’introduzione del parcheggio nell’ex ospedale Umberto I avevamo avanzato la richiesta che alle porte della città venissero messi tabelloni luminosi che indicano dove sono i parcheggi, sia il reale utilizzo (con il numero di posti auto liberi) al fine di indirizzare il traffico e ottimizzare la sosta. Una volta ultimato il park a tutti è apparso evidente che le tariffe e soprattutto le “agevolazioni” per i residenti (una sorta di prelazione di 30 anni a 30.000 euro circa per il solo uso, se non ricordo male) rendevano il parcheggio poco appetibile visto, anche, lo scarso utilizzo del parcheggio Europa in Corso del popolo», ricorda Millino. «Quindi, rovinare un’isola pedonale con il passaggio delle automobili per il solo scopo di far cassa ha il sapore di voler sfregiare il centro storico di Mestre. Come Municipalità ribadiamo le nostre proposte: in primis informare i cittadini di quali sono i parcheggi con tabelloni luminosi e abbassare le tariffe per rendere commercialmente interessante la sosta coperta del parcheggio pubblico di via Costa». Il delegato si appella al buon senso della giunta Brugnaro affinché di fronte alle lamentele non si attui l’esperimento. Ma l’ordinanza 537 prevede l’esperimento fino a marzo 2018, dopo i lavori già in parte iniziati per sistemare il varco con corsie pedonali.
(m.ch.)
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