Favaro, in 107 rischiano di finire in strada

FAVARO. Sono in 107 i residenti della casa alloggio che si trova in via Monte Celo 2 e dal 31 luglio potrebbero ritrovarsi in strada. Della vicenda legale che li vede presi in mezzo, questa è la parte che a loro interessa, ed anche alla Municipalità. Martedì sera una delegazione degli inquilini si è presentata nel municipio di Piazza Pastrello, dove era in corso il consiglio alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali e vicesindaco, Sandro Simonato, per chiedere aiuto. La casa albergo esiste dal 1983, è gestita da Gest.a Srl. Gli inquilini che fanno domanda pagano un affitto, contenuto. Tra di loro ci sono 13 bambini ed anche alcuni abitanti seguiti dai servizi sociali del Comune, che talvolta usufruisce della struttura.
«Il problema», spiega Salvo di Francesco, «riguarda Poste Italiane e Gest.a, noi ne siamo venuti a conoscenza tre giorni fa e ci troviamo in mezzo. La vicenda legale riguarda loro, noi sappiamo solo che non ce ne andremo da qui, perché non sapremmo cosa fare, in questo immobile ci sono disoccupati e persone con disabilità. Perciò se dal 31 luglio non abbiamo più un appartamento, siamo in strada ed è per questo che non lasciamo la casa albergo e ci appelliamo alle autorità». I residenti si sono presentati in consiglio con una lettera firmata da Cristian Comin, di Gest.a Srl. «Oggetto», titola, «cessazione di servizio, richiesta di liberazione alloggi e chiusura della struttura». «Egregi signori», l’incipit, «Poste Italiane Spa ha richiesto alla nostra società la restituzione della casa albergo libera da persone e cose. Poste ed Europa Gestioni Immobiliari, attuale proprietaria dell’immobile, hanno poi domandato al Triebunale di Venezia la condanna di Gest.a all’immediata riconsegna della struttura e il giudice ha accolto la domanda. Gest.a, senza prestare acquiescenza alla sentenza, che anzi è in procinto di impugnare, intende riconsegnare la struttura». Poi la parte che interessa gli inquilini: «Con la presente dichiariamo che tutti i contratti con gli ospiti cesseranno il 31 luglio, le stanze dovranno essere riconsegnate libere da persone e cose, ogni servizio sarà interrotto e la struttura chiusa».
La Municipalità ha subito votato un documento all’unanimità per chiedere al sindaco di intervenire prima che sia tardi e 107 persone si trovino in strada, impegnando il Comune a cercare una soluzione. Gli occupanti si sono rivolti, nel frattempo, all’Adico e al Sunia. «Sto cercando di ottenere maggiori informazioni», spiega Simionato, «per capire i contorni della vicenda e fare il possibile». «Poste Italiane», ribattono dalla Spa, «ha un contenzioso con la Società Gest.a ma non ha avuto alcun rapporto con gli occupanti della casa albergo».
Marta Artico
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