Nel centrodestra lagunare è battaglia per Favaro, tutti a caccia del tesoretto dei voti di Boraso
Candidato nella lista Brugnaro, Boraso incassò 1034 preferenze personali classificandosi secondo alle spalle dell’attuale assessore Simone Venturini, ora in rampa di lancio per la candidatura a sindaco del centrodestra, che di preferenze ne prese 1463

Con l’ex assessore Renato Boraso fuori dai giochi – ai domiciliari, ha patteggiato 3 anni e 10 mesi per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Palude – che ne sarà del suo bacino elettorale nel feudo di Favaro? Vale la pena rispolverare i dati delle ultime elezioni amministrative, correva l’anno 2020. Candidato nella lista Brugnaro, Boraso incassò 1034 preferenze personali classificandosi secondo alle spalle dell’attuale assessore Simone Venturini, ora in rampa di lancio per la candidatura a sindaco del centrodestra, che di preferenze ne prese 1463.
Ma nel conto ci va anche il 10% dei voti raccolti dalla lista civica Boraso, presente solo nella scheda di voto per la Municipalità, presentata proprio per marcare il territorio di riferimento: 24 mila residenti tra Campalto, Tessera, Dese, Ca' Noghera e Favaro. È anche su questa frontiera allo stesso tempo territoriale e politica che il sismografo del centrodestra registra tensioni degne di rilievo.
Sentite questa: lunedì scorso il presidente della Municipalità di Favaro, Marco Bellato, convoca per mercoledì pomeriggio in municipio un’assemblea con l’assessore alla Mobilità Francesca Zaccariotto (Fratelli d’Italia) sui problemi della Triestina all’incrocio con via Bazzera.
Solo che, tempo un giorno, la voce dell’assemblea arriva alle orecchie della presidente della commissione Mobilità Deborah Onisto (Forza Italia) che è di Dese e che da tempo stava cercando di portare, senza riuscirvi, l’assessore Zaccariotto in Commissione proprio per parlare della Triestina. Si può ben immaginare come Onisto abbia preso la notizia.
E così, d’intesa con Silvia Peruzzo Meggetto (FdI) a capo della commissione Commercio convoca un incontro congiunto, con sopralluogo al municipio di Favaro proprio per discutere dei problemi della Triestina. Quando? Mercoledì, alla stessa ora dell’assemblea. Bellato fa sapere però che, in municipio, non ci sono stanze a disposizione per ospitare la Commissione.
«C’è l’assemblea». E pure l’assessore Zaccariotto risponde che non potrà partecipare, avendo già confermato la propria presenza all’assemblea, allo stesso orario. Meggetto, capito lo scontro politico nel quale si sta andando a cacciare, decide di ritirare la convocazione.
Onisto invece no, tira dritto. E si presenta con i consiglieri comunali a Favaro. I quali, dopo una breve riunione, si siedono nelle ultime file della sala consiliare ad ascoltare. Ah, c’è anche Peruzzo. Ma non aveva ritirato la convocazione? Sì, ma è presente quale invitata all’assemblea.
«Tensioni? Da parte mia no di sicuro», commenta Onisto, «ho convocato la commissione perché per noi consiglieri era un’opportunità partecipare all’assemblea e sentire gli interventi dei tecnici di Anas». Un modo per non lasciare il palcoscenico a Bellato e Zaccariotto? «Ho sessant’anni, faccio politica per passione, non se neppure se mi ricandiderò», taglia corto Onisto, «se qualcuno ha delle fisime se le farà passare».
C’è chi dice che Onisto abbia forzato un po’ la mano, chi che lo sgarbo vero sia stato di Bellato nel “chiudere” le porte. «Ho convocato un’assemblea sulla base della disponibilità dei tecnici Anas, così che anche i cittadini potessero partecipare e fare domande», dice Bellato, «le porte del Municipio di Favaro sono sempre aperte.
Abbiamo solo fatto presente che la sala consiliare era occupata». Sullo sfondo: la ridefinizione dei pesi specifici dei partiti nel centrodestra e il riposizionamento politico di molti. Proprio Bellato, dicono i rumors, è sempre più vicino a Fratelli d’Italia.
«Non mi occupo di gossip», taglia corto lui. Ma non è un mistero che gli piacerebbe ricandidarsi alla presidenza della Municipalità e che per farlo abbia bisogno del sostegno di un partito forte. «Sono nato a Favaro, vivo a Favaro, lavoro a Favaro», aggiunge, «il mio cuore è qui».
Bellato non è l’unico a muoversi dall’area moderata versa destra. Da Favaro alle isole: prossimo al passaggio con Fd’I sarebbe anche Alessandro Scarpa Marta, punto di riferimento per Pellestrina, consigliere eletto nella lista Brugnaro con quasi 950 preferenze: fondamentale per vincere nell’isola.
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