Fatture false, sono 30 i veneziani indagati

Chiusa a Padova l’inchiesta sulla maxifrode fiscale da 150 milioni per evadere le tasse. Ecco tutti i nomi
GENESIN - ASSEMBLEA MAGISTRATI - EMMA FERRERO GENESIN - ASSEMBLEA MAGISTRATI
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DOLO. Una maxi frode fiscale messa in piedi tra la Riviera e il Padovano, cucita su misura degli imprenditori che volevano evadere le tasse. La Finanza, che nel 2015 aveva condotto le indagini, aveva stimato 150 milioni di euro di fatture false, con un danno all’Erario di 40 milioni. A capo dell’organizzazione c’erano Salvatore Antonio Lazzarin, 66 anni di Dolo, e Massimo Carraro, padovano di 55 anni: i due avevano aperto un ufficio a Padova per fornire agli imprenditori che a loro si rivolgevano una sorte di frode “chiavi in mano”, studiata in base al prodotto specifico che la singola azienda trattava. Ora la Procura di Padova ha chiuso le indagini a carico di 133 persone, tra cui 30 veneziani, residenti in particolare nella zona della Riviera. La pubblico ministero Emma Ferrero ha fatto notificare ai difensori l’avviso di chiusura delle indagini, l’atto che normalmente precede la richiesta di rinvio a giudizio. La rappresentante della Procura ha stilato 138 capi d’imputazione. Associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, all’omessa dichiarazione dei redditi e all’emissione di fatture false collegate ad operazioni inesistenti le accuse formulate a carico delle 24 persone che avrebbero ricoperto ruoli strategici nell’organizzazione. Ci sono poi gli imprenditori per i quali la contestazione è relativa a reati fiscali. Ora gli indagati potranno farsi sentire dalla rappresentante della Procura oppure depositare indagini difensive.

Tra gli indagati veneziani figurano i nomi dell’ex assessore del Comune di Vigonovo Cesare Zanin, imprenditore titolare della Reform Plast srl, e del brigadiere capo della Guardia di Finanza in servizio alla Compagnia di Mirano Carmine Iennaco, quest’ultimo accusato di aver ricevuto soldi, oltre che cene offerte e vari omaggi, in relazione a una verifica fiscale in corso a carico della ditta dell’ex assessore.

Questi tutti i nomi dei veneziani per i quali la Procura patavina ha chiuso le indagini: Massimo Antonini (Malcontenta di Mira, 1968); Adriano Baggio (Jesolo, 1963); Valli Baldan (Dolo, 1953); Filippo Basso (Santa Maria di Sala, 1973); Giuliano Beato (Santa Maria di Sala, 1978); Christhian Blasigh (Fossò, 1979); Rossano Boscaro (Camponogara, 1961); Paolo Boscolo Sesillo (Chioggia, 1968); Margherita Bugno (Fossò, 1976); Marek Cebula (Vigonovo, 1976, dichiarato latitante); Nicolae Chiriac (Noale, 1975, dichiarato latitante); Matthia Fattore (Dolo, 1980); Carmine Iennaco (Salzano, 1958); Alessia Lazzarin, Fossò (1979); Daniele Lazzarin (Pianiga, 1968); Salvatore Antonio Lazzarin (Dolo, 1951); Cristiano Longhin (Fossò, 1972); Adriano Mantoan (Pianiga, 1959); Maurizio Martinisi (Mira, 1977); Denis Maschera (Fiesso, 1970); Anna Naletto (Mira, 1964); Paride Pittarella (Mira, 1969); Elena Quaggio (Campagna Lupia, 1992); Leonardo Rizzo (Pianiga, 1970); Roberto Scalco (Jesolo, 1974); F. S. (Mestre, 1967); Pawel Dariusz Sobiech (Vigonovo, 1969); Laura Tonelli (Zelarino, 1941); Cesare Zanin (Vigonovo, 1961); Pietro Zara (Dolo, 1974). (ru.b.)
 

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